“Ibra vieni da noi che vinciamo lo scudetto!”. In casa Milan non si nasconde più nessuno tanto che Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa per l’Audi Cup (questa sera alle 20.45 esordio contro il Bayern Monaco), ha pubblicamente chiamato lo svedese. “E’ uno che sposta gli equilibri – ha spiegato il tecnico. – Se dovesse arrivare saremmo seriamente candidati al titolo”. Nessuno lo dice apertamente ma Zlatan, che nel frattempo ha rimediato una distorsione al ginocchio (da valutare, intanto salterà la prima di campionato contro il Lille) è più di un sogno, come confermato da Adriano Galliani in persona. “Al momento non ci sono novità particolari – le parole dell’ad alla Malpensa. – Ha ancora un anno di contratto con il Psg, però vediamo. D’altronde c’è tempo fino al 31 agosto…”. In realtà l’operazione potrebbe sbloccarsi molto prima, magari già entro la fine della settimana. Perché entro domenica lo svedese ha in programma un incontro con Al-Khelaifi, presidente del club francese, nel quale, con ogni probabilità, si deciderà il suo futuro. Ad oggi il Milan guarda con ottimismo alla vicenda, consapevole di avere il gradimento del giocatore e, cosa ancor più importante, della sua famiglia. Guai però ad escludere una permanenza a Parigi: se lo sceicco Al-Thani gli rinnovasse il contratto ogni discorso cadrebbe a prescindere. C’è poi da segnalare l’interesse del Galatasaray, pronto a offrirgli ponti d’oro per un trasferimento in riva al Bosforo, soluzione che però non sembra stuzzicarlo più di tanto. Attese novità anche sul fronte Romagnoli, altro obiettivo dichiarato di Via Aldo Rossi. L’offerta di 25 milioni più bonus è ancora sul piatto e chissà che la Roma, vicinissima a chiudere l’acquisto di Dzeko per una cifra più o meno analoga, non finisca per accettarla. “Noi stiamo bene anche così – ha glissato Galliani. – Abbiamo 5 centrali e tutti forti, siamo assolutamente coperti…”. Parole indicative, che lasciano intendere come il Milan, pur interessatissimo al difensore, non sia intenzionato a rilanciare ulteriormente.
Giorni di riflessione in casa Juventus, dove in attesa della Supercoppa contro la Lazio (sabato a Shanghai), si ragiona sul da farsi. L’infortunio di Khedira (lesione di secondo grado al bicipite femorale, due mesi di stop), aggiunto a quelli (meno gravi) di Barzagli e Chiellini, non dovrebbe però indurre Marotta a un cambio di strategia. Dunque nessun rinforzo d’urgenza a centrocampo: l’ipotesi Mascherano (peraltro ormai adattatosi a difensore centrale) non trova riscontri. La Signora continuerà la sua caccia al trequartista/esterno invocato da Allegri e quasi certamente non si tratterà di Julian Draxler. L’offerta di 15 milioni più bonus è stata respinta con forza dallo Schalke 04, da allora nessun rilancio né contatto tra i club. E così torna d’attualità il nome di Mario Goetze, sempre più ai margini del Bayern Monaco (Guardiola, nella Supercoppa di sabato contro il Wolfsburg, gli ha concesso appena 5 minuti) e pronto a riconsiderare il trasferimento in bianconero. Per ora nessun contatto ufficiale con i tedeschi, solo la consapevolezza di un’operazione più onerosa (per meno di 30-35 milioni non se ne parla neanche) ma anche più accattivante. Da segnalare poi l’interesse per Westermann, difensore svincolatosi dall’Amburgo che darebbe una mano a un reparto in emergenza, e l’avvicinamento con l’Atletico Madrid per Siquiera: ora infatti, tra domanda e offerta, ballano solo 2 milioni. Nel frattempo Marotta lavora sulle uscite. Mauricio Isla e Fernando Llorente potrebbero andare al Siviglia per 20 milioni tondi tondi, sempre che lo spagnolo non finisca seriamente nel mirino dell’Inter, in un affare che vedrebbe coinvolto anche Guarin. Non è un mistero infatti che a Mancini serva un vice Icardi né che la Juve stimi da sempre il colombiano: per ora è solo un’ipotesi ma la logica c’è, eccome se c’è. Nerazzurri sempre bloccati sul fronte cessioni il che, inevitabilmente, condiziona il mercato in entrata. Ivan Perisic attende ormai da tempo un accordo tra Inter e Wolfsburg, così come Felipe Melo, tenuto in stand by dal Galatasaray. Per il croato siamo alle solite: non se ne fa niente fino a quando non parte Shaqiri. Lo svizzero è sempre nel mirino dello Schalke 04, a sua volta in attesa di concludere alcune cessioni prima di sferrare l’assalto decisivo, ora però si è inserito anche il Borussia Dortmund. Per quanto riguarda Melo invece il problema sono le contropartite: l’Inter propone Nagatomo, il Galatasaray vuole Medel, ritenuto però incedibile da Mancini. Un piede fuori dalla porta anche per Juan Jesus e D’Ambrosio, altri elementi messi ai margini dal tecnico di Jesi. Il brasiliano piace al Fenerbahce (domenica c’è stata una richiesta ufficiale a Piero Ausilio), l’ex esterno del Torino invece è conteso tra il West Ham e lo Schalke 04 (5 milioni il costo del cartellino).