Un mercato bollente. Neanche il tempo di archiviare la stagione che i club sono già scatenati al tavolo delle trattative, nel tentativo di rinforzare le rispettive rose in vista del nuovo giro di valzer. Non tutti hanno le stesse priorità, per ovvi motivi: il mercato però non risparmia nessuno, né chi ha vinto né tantomeno coloro che vogliono tornare a farlo. La settimana appena trascorsa ha visto protagonista il Milan, anche se i titoli non hanno riguardato un nuovo acquisto, bensì un nuovo proprietario. Gerry Cardinale ha fatto il suo ingresso nel mondo rossonero confermando lo staff attuale, dunque Paolo Maldini e Riky Massara, ora però è il momento di comprare qualche rinforzo in grado di aumentare la competitività di una rosa già valida, ma sicuramente migliorabile.
La priorità, visto l’ormai certo addio di Kessié, è un centrocampista centrale e l’identikit corrisponde a Renato Sanches, da tempo sul taccuino del board di Via Aldo Rossi. Il portoghese ha già dato l’assenso al trasferimento, ora bisogna convincere il Lille ad “accontentarsi” di 12 milioni: Jorge Mendes è al lavoro, forte del contratto in scadenza nel 2023. Sanches potrebbe non essere l’unico a lasciare i francesi per venire al Milan: nel mirino c’è anche Botman, già trattato nel mercato di gennaio, ritenuto perfetto per completare il pacchetto di difensori centrali (ma occhio alla concorrenza del Newcastle). Il nome che scalda di più la fantasia dei tifosi è però quello di Zaniolo, ritenuto da Maldini l’ideale per rinforzare la fascia destra.
“Non ne so nulla, ma sarebbe bellissimo” ha ammiccato il procuratore di Nicolò, accendendo il semaforo verde sulla trattativa, vincolata però a un accordo con la Roma che non sembra semplice: i giallorossi, infatti, lo valutano non meno di 50 milioni, inoltre non gradiscono la contropartita Saelemaekers. Se ne riparlerà, intanto però Cardinale deve guardarsi dagli assalti delle top d’Europa sui suoi big, Leao su tutti. Il portoghese piace tantissimo al Real Madrid, ma un Milan che sogna di tornare a competere anche in Champions non può privarsene, dunque bisognerà trovare il modo di convincerlo a rinnovare il contratto, comunque in scadenza nel 2025.
Le trattative dell’Inter
Se i campioni d’Italia sono al lavoro anche le altre non scherzano, Inter e Juventus su tutte. I nerazzurri sognano la coppia Dybala-Lukaku, con la consapevolezza che l’impresa è sì difficile, ma non impossibile. L’argentino sembra ormai prossimo a firmare il contratto (prima Marotta deve formalizzare la cessione di Sanchez al Siviglia), il belga invece è decisamente più complicato, perché il Chelsea lo ha pagato 112 milioni e non ha intenzione di regalarlo. La volontà del giocatore però è chiara, tanto da essere disposto a dimezzarsi l’ingaggio pur di tornare: il fattore non è l’unico che conta, sia chiaro, ma è sicuramente importantissimo e può costringere gli inglesi a sedersi al tavolo, magari aprendo a un prestito a condizioni favorevoli.
I nerazzurri vogliono alzare il tasso tecnico della squadra, ragion per cui hanno messo nel mirino Mkhitaryan, ritenuto perfetto per alternarsi a Calhanoglu. L’armeno, in scadenza di contratto, ha già dato l’assenso al trasferimento, rifiutando la proposta di rinnovo della Roma, non tanto per una questione economica (le cifre sono le stesse), quanto per la volontà di chiudere la carriera giocando la Champions League. Nel mercato dell’Inter però non ci saranno solo gioie: anche quest’anno, infatti, Marotta sarà costretto a fare una o due cessioni eccellenti e gli indiziati, in rigoroso ordine di probabilità, sono Bastoni, Lautaro e Barella, con il primo “favorito” in virtù della corte di Conte, deciso a portarselo al Tottenham per ricomporre la fascia sinistra assieme a Perisic (ma c’è anche il Manchester United).
Le trattative della Juventus
Proprio da Old Trafford potrebbe arrivare il primo rinforzo per la Juventus, ormai prossima a riabbracciare Paul Pogba. Il francese ha già saluto i Red Devils ed è pronto a tornare alla base bianconera, rimasta nel suo cuore anche negli anni precedenti: la firma sembra essere imminente, anche perché il Psg, altra storica pretendente, non ha più Leonardo come ds, il che ha congelato qualsiasi trattativa. L’altro nome grosso che circola in casa Juve è quello di Di Maria, ritenuto perfetto da Allegri sia per le indiscutibili doti tecniche che per esperienza e mentalità vincente. Il problema è che il Fideo vuole un solo anno di contratto a 7,5 milioni netti, mentre i bianconeri vorrebbero un biennale per usufruire del Decreto Crescita: le parti sono al lavoro per trovare un accordo, ma la fumata bianca, al momento, non c’è.
Con Pogba e Di Maria la Juve avrebbe messo a segno due colpi importantissimi, la restaurazione bianconera però non si fermerebbe certo qui. Tanto per cominciare bisogna sostituire Chiellini: il sogno è Koulibaly, il cui futuro a Napoli è tutt’altro che certo (il procuratore però ha bloccato tutto, in attesa di parlare con De Laurentiis), mentre sembra essersi raffreddata la pista Bremer, in bilico tra l’Inter (se parte Bastoni) e il solito Tottenham (se Bastoni non parte).
Allegri poi ha bisogno di un vice Vlahovic, visto che Morata, a meno di un grosso sconto dell’Atletico Madrid (che però, al momento, non c’è), non sarà riscattato: il nome più caldo è quello di Muriel, mentre Arnautovic dovrebbe restare a Bologna con Mihajlovic. Attenzione anche a Molina dell’Udinese, che potrebbe sostituire Alex Sandro, e Acerbi della Lazio, ritenuto perfetto per completare il pacchetto dei centrali. Napoli, Roma e Lazio, al momento, stanno soprattutto a guardare, così le altre notizie arrivano soprattutto dallo scatenato Monza (Galliani sogna Belotti, Candreva, Sensi e Ranocchia) e dalla Salernitana, dove dopo il clamoroso addio di Sabatini (divergenze con Iervolino sulle commissioni di alcuni agenti) arriva il rinnovo di Nicola, convintosi a firmare un biennale nonostante la cacciata del ds che lo aveva voluto.