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Calciomercato – Honda, il Cska attacca: “Milan scorretto”

Come tutte le estati, ecco spuntare il “giallo” del calciomercato. Si tratta di Honda, che prima sembrava a un passo dal Milan e ora si trova improvvisamente lontano. Il mistero nasce dal fatto che nelle ultime ore ci sono state tre prese di posizione completamente diverse. Innanzitutto ha parlato il diretto interessato, che al quotidiano Nikkan Sports ha detto: “È vero che ci sono dei negoziati e sono nella fase finale”. Quindi è stata la volta di Adriano Galliani che, appena sbarcato a Linate con la squadra dagli Stati Uniti, ha affermato: “Honda? Arriva a gennaio, se vogliono darcelo prima bene, altrimenti aspetteremo gennaio”. Per ultime, però sono arrivate le parole cariche di rabbia di Yevgeny Giner, il presidente del Cska, che ha tuonato contro il Milan: “Sono stanco di tutte queste voci, il club italiano deve capire che questo chiacchiericcio deve finire – ha detto Giner interpellato dal quotidiano Sport Express – perché l’affare non si farà. Noi non venderemo Honda al Milan, né per 5 milioni di dollari, né per 10. Non siamo contrari a cedere nostri giocatori a prestigiosi club europei, gli esempi non mancano. Ma le parti devono rispettare una certa etica nei negoziati. Non intendiamo tollerare atteggiamenti irriguardosi, da nessuno. Saremmo stati ben disposti a prendere in considerazione una proposta – ha concluso il numero uno moscovita – se fosse stata fatta ufficialmente dal club. Ma loro (i dirigenti del Milan, ndr) hanno deciso di bypassare il CSKA e metterci in conflitto con Honda”. Sembra davvero la parola “fine” alla trattativa, per quanto Honda a gennaio sarà comunque libero a parametro zero (a meno di un clamoroso quanto improbabile rinnovo di contratto), e il Cska dovrà rassegnarsi a perderlo, qualunque sia la destinazione scelta dal calciatore.

Il Milan, intanto, ha conosciuto il nome del suo avversario nei playoff di Champions League: l’urna di Nyon, per nulla generosa, ha “regalato” ai rossoneri il PSV Eindhoven. Gara di andata il 20 agosto in Olanda, ritorno in programma il 28 a San Siro. Ci sarà anche Balotelli, che nelle ultime 24 ore aveva tenuto in apprensione lo staff medico per un problema al polpaccio accusato nell’ultima gara della trasferta americana. Gli esami cui si è sottoposto hanno dato esito negativo, e già nei prossimi giorni l’attaccante riprenderà a lavorare con la squadra in vista del delicato impegno nei playoff.

Spunta un nome nuovo per l’attacco dell’Inter, quello di Pablo Daniel Osvaldo (di nuovo convocato in Nazionale da Prandelli per l’amichevole del 14 luglio a Roma tra Italia e Argentina).  Osvaldo e la Roma hanno vissuto sino ad ora un’estate turbolenta, con continue voci relative a una possibile cessione e ripetuti battibecchi con i tifosi già durante il ritiro di Riscone. I giallorossi sono disposti a cedere il giocatore anche perché il reparto offensivo è stato completato da Gervinho, ma chiedono una cifra che si aggira attorno ai 12 milioni di euro. L’attacco nerazzurro, in realtà, sembra già completo, con i recenti innesti di Icardi e Belfodil, senza dimenticare l’imminente recupero di Diego Milito, ma Osvaldo potrebbe essere l’occasione last minute da cogliere al volo.

L’altro nome, più suggestivo che altro, resta quello di Eto’o, che molti tifosi rivorrebbero a Milano. Il camerunese, dopo un primo anno all’Anzhi in cui ha guadagnato oltre 20 milioni di euro, per i restanti due anni di contratto si sta “accontentando” di “soli” 10 milioni netti a stagione, una cifra comunque elevatissima per le casse nerazzurre, tenuto conto che in corso Vittorio Emanuele hanno fissato un tetto massimo per gli ingaggi che non deve sforare i 4,5 milioni netti all’anno. Su Eto’o, però, c’è anche il Napoli, almeno secondo quanto dichiarato da Claudio Vigorelli, agente del giocatore per l’Italia: “Per me e per il mio assistito il Napoli sarebbe un sogno. Al giocatore piacerebbe la destinazione anche se ad oggi non abbiamo avuto nessun tipo di contatto con il club partenopeo”.

Ma se Eto’o resta un sogno, Rolando è diventato una realtà. Il difensore, proveniente dal Porto, è già sbarcato a Milano: “Sono molto felice di vestire la maglia dell’Inter”, ha dichiarato al suo arrivo in Italia prima di infilarsi in auto, accompagnato dal procuratore, per sostenere le visite mediche. Mazzarri lo ha allenato lo scorso anno al Napoli, e ha dato il benestare al suo ingaggio, in prestito con diritto di riscatto dal Porto. Con tutto che lo scorso anno non era certo titolare fisso a Napoli, dove ha racimolato 7 presenze e appena 424′ giocati. Sarà un’alternativa in difesa, dove in questo momento Mazzarri deve fare i conti con gli infortuni di Chivu e Samuel. Quasi fatta anche per Wallace del Chelsea: accordo raggiunto tra le società, mancano solo le firme.

La Juventus, intanto, non molla la pista Zuniga. Il colombiano, dopo aver fatto pace con i tifosi del Napoli, coltiva ancora il sogno di vestire il bianconero. Settima prossima è in programma un importante incontro tra l’agente del giocatore e la dirigenza partenopea, per discutere del rinnovo di contratto in scadenza nel 2014. Da Torino, Marotta sta cercando di stringere i tempi offrendo, come parziale contropartita tecnica, Alessandro Matri, uno dei giocatori in esubero nell’attacco juventino. Proprio l’attaccante ha tutte le stimmate, dopo due anni di cura Conte, per interpretare al meglio il ruolo non facile del bomber di scorta, capace di giocare da titolare per far riposare all’occorrenza il neo-acquisto Higuain. La Juve preme, anche per l’idea di potersi permettere Zuniga già per la gara di Supercoppa del 18 agosto contro la Lazio, forte di un’offerta al giocatore già chiara e accettata (quadriennale a 2,3 milioni a stagione). Se non dovesse concretizzarsi Zuniga, la Juve non molla né Kolarov né Biabiany, prime alternative per rinforzare le corsie laterali. Attenzione in prospettiva anche alla questione Pirlo. Il contratto del regista scade a fine campionato e lui ha già fatto sapere come la pensa: “Con la società parleremo a fine stagione, ma io non voglio essere un peso per nessuno. Non accetterei però di giocare solo 20 partite all’anno”. Se ne riparlerà.

Da Washington arrivano anche le parole d’amore di Francesco Totti per la “sua” Roma. Il capitano è in scadenza di contratto, e si sarebbe aspettato di firmare il rinnovo (lui lo vorrebbe  di due anni) tempo fa, cosa che al momento non è avvenuta. Pallotta ha assicurato che il futuro di Totti sarà ancora giallorosso, e lui sembra confermare: “Sono vent’anni d’amore per la stessa maglia, un’esperienza di vita bellissima. Io nell’MLS? Non penso ad altre squadre”. E tanto basta per far tirare un sospiro di sollievo ai tanti tifosi che rabbrividivano all’idea di perderlo a fine stagione. Una stagione che vedrà Garcia sulla panchina, un sergente di ferro che però evita paragoni scomodi: “Io il nuovo Mourinho? È un grande allenatore ma non mi interessano i paragoni. Mi importa solo come si conclude la stagione”.

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