Trattative che vanno in porto e altre che frenano bruscamente. Il mercato, del resto, è questa roba qui e la sessione estiva 2023 non fa eccezione, anche se a guidarla sono soprattutto i soldi della Premier e dell’Arabia Saudita. La Serie A agisce di conseguenza e si muove solo dopo aver ceduto qualche pezzo pregiato, dando comunque il là a un effetto domino di tutto rispetto, peraltro senza dimenticare che siamo solo agli albori delle operazioni.
Brozovic-Al Nassr, questa volta ci siamo: l’Inter incassa 18 milioni
Questa volta ci siamo. Brozovic e l’Al-Nassr, dopo la frenata di venerdì, hanno trovato l’accordo e sono pronte ad ufficializzarlo. All’Inter, inizialmente rimasta scottata dall’offerta al ribasso degli arabi, andranno 18 milioni: meno dei 23 previsti dal primo accordo, ma comunque sufficienti per accendere il semaforo verde, anche perché il 31enne croato guadagnava circa 14 milioni lordi a stagione, bonus compresi. Decisivo il blitz di Brozovic a Parigi, dove è andato in scena l’incontro chiarificatore che ha ha dato il là alle visite mediche. A questo punto manca solo l’ufficialità, ma il centrocampista si può già considerare un giocatore dell’Al-Nassr. L’Inter potrà così chiamare il Sassuolo e presentare una proposta ufficiale per Frattesi, anche se Carnevali ha ribadito a più riprese il prezzo di 40 milioni. “Le offerte arrivate sin qui non ci soddisfano” ha ammonito il ds neroverde, lasciando intendere che non cederà il suo gioiello al ribasso: se l’Inter lo vuole deve arrivare alla cifra richiesta, magari con l’inserimento di un giocatore, altrimenti i giochi potrebbero clamorosamente riaprirsi, alla luce dell’interessamento mai sopito di Roma e Milan.
Onana al Manchester United, ci siamo: Marotta incassa i soldi per Lukaku, ma nel frattempo salta Azpilicueta
A dare una mano a Marotta, in attesa che la questione Brozovic si sblocchi, potrebbe pensarci Onana, sempre più vicino al Manchester United. I Red Devils, su precisa indicazione di Ten Haag (suo allenatore ai tempi dell’Ajax), sono pronti a mettere sul piatto 50 milioni più bonus, cifra che garantirebbe una preziosissima plusvalenza ai nerazzurri, visto e considerato che il portiere arrivò a parametro zero. L’incasso, però, verrebbe girato (in parte, s’intende) al Chelsea per arrivare a Lukaku, a sua volta fermissimo nella decisione di tornare all’Inter, tanto da rifiutare un sontuoso contratto dall’Al-Hilal (triennale da 45 milioni a stagione!), mentre la casella del portiere (doppia visto l’addio contemporaneo di Handanovic) verrebbe riempita da Trubin (21enne dello Shakhtar) o Mamardashvili (23enne del Valencia, che però costa 25 milioni). L’altra ipotesi è quella di puntare sull’usato sicuro di Keylor Navas o Sommer, ma la sensazione è che i nerazzurri preferiscano un profilo più giovane. Marotta e Ausilio dovranno poi acquistare il sostituto di D’Ambrosio, il cui contratto è definitivamente scaduto: l’erede designato Azpilicueta, infatti, si è reso protagonista di un clamoroso dietrofront, preferendo l’offerta dell’Atletico Madrid.
Juve, finalmente Giuntoli! De Laurentiis lo libera dopo una trattativa estenuante
Sospiro di sollievo per la Juventus, che può finalmente abbracciare Giuntoli dopo oltre due mesi d’attesa. Il ds ha trovato l’accordo per risolvere il contratto con il Napoli proprio nell’ultimo giorno disponibile: scollinare a luglio, infatti, avrebbe complicato l’affare dal punto di vista burocratico, visto che i bianconeri avrebbero dovuto chiedere una deroga federale, oltre che restare senza responsabile dell’area tecnica. Comincia così ufficialmente l’era Giuntoli e non si può dire che il diretto interessato non si sia speso in prima persona. Per ottenere il fatidico via libera da De Laurentiis, infatti, ha dovuto rinunciare ad alcuni stipendi arretrati e a tutti i bonus previsti nel contratto, anche se la cifra che prenderà a Torino compenserà alla grande le sue rinunce.
Chiesa, Vlahovic, Bremer, Pogba: nessun incedibile, chi partirà per primo?
Il mercato della Juve, sin qui fermo al solo Weah Jr, può dunque decollare, anche se la sensazione è che per i colpi grossi servirà prima far cassa con una o più cessioni eccellenti. Radio Mercato fa sapere che nessuno è considerato incedibile, nemmeno quel Bremer tanto apprezzato nella scorsa stagione: dovesse arrivare una proposta da 60-70 milioni, infatti, la Signora lo lascerebbe partire, anche se la speranza è che sia qualcun altro a riempire i forzieri della Continassa. Magari Chiesa, su cui c’è l’interesse di Liverpool, Newcastle, Aston Villa, Bayern Monaco e Psg (al suo posto potrebbe arrivare Zaniolo), oppure Vlahovic, sempre in attesa che scatti il mercato dei centravanti (Hojlund l’erede designato), senza dimenticare Pogba, finito nel mirino dei soliti arabi (in quel caso si andrebbe su Milinkovic-Savic o Frattesi).
Milan scatenato: dopo Loftus-Cheek si stringe per Reijnders e Musah
C’è poi chi ha già fatto cassa e può finalmente pensare a comprare. E’ il caso del Milan, deciso a compensare la partenza di Tonali con diversi acquisti in tutti i reparti, a cominciare dal centrocampo. E così, dopo l’arrivo di Loftus-Cheek dal Chelsea (21 milioni tra parte fissa e bonus), Furlani e Moncada stanno stringendo per l’olandese Reijnders e per l’americano Musah, entrambi profili giovani e di qualità: l’accordo con i due è totale, ma con Az Alkmaar e Valencia ci sono ancora delle distanze. Stesso discorso anche per Pulisic del Chelsea, mentre c’è più mistero attorno a Kamada: il giapponese, praticamente chiuso ai tempi di Maldini e Massara, è finito un po’ nel dimenticatoio, anche se gli intermediari si dicono sicuri della fumata bianca. Tutto fatto invece per Luka Romero, in arrivo a parametro zero dalla Lazio, che rivoluzionerà totalmente la fascia destra.
Milan, continua il casting per l’attacco: Morata supera Scamacca
Per completare il mercato però serve una punta di spessore, in attesa di fare un po’ di cassa con i tanti esuberi presenti in rosa (Rebic, Origi e De Ketelaere su tutti). Il casting, al momento in cui scriviamo, si è ridotto a Morata e Scamacca, con lo spagnolo in vantaggio sia per questioni economiche (ha una clausola di 10 milioni) che tecniche (le sue caratteristiche piacciono molto a Pioli). L’ex Sassuolo, invece, ha dalla sua l’età (24 anni contro 31), ma il West Ham lo ha pagato 42 milioni e non intende cederlo in prestito con diritto di riscatto: il giocatore, inoltre, ha una preferenza per la Roma, altra pretendente in lizza, dunque attualmente resta dietro nelle gerarchie. In settimana ci sarà un incontro tra i dirigenti rossoneri e l’entourage di Morata, anche perché la conditio sine qua non dell’operazione è che si dimezzi l’ingaggio di 9 milioni percepito dall’Atletico, con cui però ha ancora solamente un anno di contratto.
Kim al Bayern Monaco, il Napoli incassa 58 milioni e va su Scalvini e Itakura
Nella categoria di chi ha già venduto c’è anche il Napoli campione in carica, alla luce della cessione di Kim al Bayern Monaco per 58 milioni. I tedeschi hanno pagato la clausola rescissoria e il coreano è andato a guadagnare 7 milioni a stagione: un bell’affare per tutti, quantomeno dal punto di vista economico, perché Kim è stato un vero e proprio punto fermo dello Scudetto e ora va sostituito al meglio. Il primo obiettivo è Scalvini dell’Atalanta, valutato però 40 milioni: tanti, forse troppi anche per un’indubbia promessa come lui, ecco perché De Laurentiis potrebbe virare sul giapponese Itakura del Borussia Moenchengladbach, meno conosciuto (proprio come Kim un anno fa, del resto) ma decisamente più economico (14 milioni). Poi bisognerà capire cosa succederà con Osimhen, la cui permanenza sembra sempre più difficile: la trattativa per il rinnovo stenta a decollare, ragion per cui ADL è pronto a lanciare un’asta multimilionaria. La prima richiesta di 180 milioni ha spaventato perfino le big dal portafoglio illimitato come il Psg, ma è chiaro che siamo solo all’inizio. Il nigeriano fa parte di un mercato d’élite che coinvolge anche Mbappé e Kane, dunque non bisogna avere fretta, anche se la sua (eventuale) sostituzione diventerebbe un punto chiave per capire le reali ambizioni del Napoli di Garcia.