Tra i due litiganti, il terzo gode. Al termine di una giornata ai confini della realtà Dimitar Berbatov ha scelto il Fulham, lasciando di sasso la Fiorentina e soprattutto la Juventus. Il bulgaro ha beffato entrambe, preferendo la Premier League alla nostra Serie A, ma ormai il caso diplomatico è scoppiato e difficilmente rientrerà nei ranghi. La giornata era iniziata con Berbatov in aeroporto pronto a partire per Firenze, con tanto di volo pagato dalla Fiorentina. I viola e il Manchester United erano d’accordo praticamente su tutto e lo scalo a Monaco doveva rappresentare semplicemente un piccolo ostacolo temporale. E’ diventato invece una sorta di territorio franco nel quale è successo davvero di tutto. Perché la Juventus, venuta a conoscenza della situazione (e forse ancora indispettita dal recente rifiuto per Jovetic), ha deciso di mettersi in mezzo, allettando il giocatore con una nuova offerta. Berbatov ha preso tempo e non è salito sul volo Monaco-Firenze. La Juve, sicura di avere l’ok del giocatore, si è precipitata a trattare con lo United, peraltro piuttosto seccato dalla situazione.
Ma il mercato è il mercato, prendere o lasciare, e di questi tempi non è il caso di fare gli schizzinosi. Ferguson e Marotta hanno raggiunto l’accordo sulle stesse basi della Fiorentina (5 milioni), che intanto schiumava di rabbia per il clamoroso sorpasso. Telenovela finita? Nemmeno per sogno, perché verso le 22, proprio mentre la Juve organizzava il viaggio verso Torino, è arrivato l’ennesimo colpo di testa di Berbatov, che ha scelto il Fulham. A sentire l’entourage del bulgaro si è trattato di una scelta di vita, ma noi siamo curiosi di scoprire (e lo faremo presto) le cifre del contratto con il club londinese. Tutto saltato, rapporti tra Fiorentina e Juve compresi. Perché alle 22.30 i viola fanno sentire la loro voce con un comunicato al vetriolo, destinato al bulgaro e, ça va sans dire, ai bianconeri.
“(…). Il calciatore si era imbarcato, in compagnia del suo procuratore e con biglietti pagati dalla Fiorentina, su un volo diretto a Firenze. Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell’etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà. Per quanto riguarda il calciatore, al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta”.
Un attacco frontale, al quale Marotta ha immediatamente replicato: “Noi siamo stati corretti, abbiamo agito con trasparenza contattando il giocatore dopo che aveva rifiutato la squadra viola. Rimando al mittente le parole del comunicato della Fiorentina. Comunque non si tratta di un rifiuto alla Juve, Berbatov ha preferito rimanere in Inghilterra per motivi familiari”. Il bello è che il match non è ancora finito, perché le due società si sfideranno nuovamente oggi e domani. In ballo ci sono Nicklas Bendtner e Marco Borriello, gli ultimi papabili per entrambe le squadre. Non sappiamo ancora come andrà a finire, ma la sensazione è che ne vedremo delle belle.
Intanto a Torino, lontano anni luce dal polverone Berbatov, Alessandro Del Piero ha incontrato i dirigenti del Sion. Per ora la risposta è no, o perlomeno nì. Perché Alex, inseguito anche da Tottenham, Celtic e Sporting Braga, vuole riflettere ancora qualche ora. Concluso ufficialmente invece il passaggio di Michele Pazienza al Bologna.