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Calciomercato bollente: Juve e Inter, ecco tutte le novità

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La settimana dei botti. Da domani, infatti, è lecito attendersi diverse manovre di mercato che riguarderanno un po’ tutte le big nostrane, nessuna esclusa. L’annuncio più atteso è il nuovo allenatore della Juventus e i tempi, dopo oltre venti giorni di attesa, sembrano finalmente maturi: sarà Maurizio Sarri, a meno di clamorosi, e a questo punto imprevisti, colpi di scena. Marina Granovskaia, braccio operativo del Chelsea e l’intermediario Fali Ramadani sono in contatto costante, alla ricerca di una formula che permetta il via libera soddisfacendo ambo le parti. In ballo ci sono i 6 milioni che Abramovich, un anno fa, versò al Napoli per acquisire il tecnico, cifra che ora vorrebbe ricavare per consentire il divorzio: la fase di stallo, peraltro simile a quella di allora, si spiega sostanzialmente così. 

Con De Laurentiis tutto si risolse nell’affare Jorginho, qui invece la carta giusta potrebbe essere Emerson Palmieri: il terzino, molto gradito a Sarri, aiuterebbe i club a trovare la cosiddetta quadra. Ad ogni modo la Juve sta già lavorando per il nuovo corso, come dimostrano i numerosi contatti di mercato dell’onnipresente Paratici. Per la difesa, oltre all’italo-brasiliano, si parla dell’atalantino Mancini e del clamoroso ritorno di Benatia (lui ha già detto sì), senza dimenticare le operazioni già concluse di Romero e Demiral e il rinnovo di Rugani, guarda caso pupillo di Sarri. Ma è da centrocampo in su che la Signora è pronta ad alzare l’asticella: l’obiettivo è prendere uno tra Pogba e Milinkovic-Savic, da affiancare a Ramsey per una super mediana in grado di competere anche in Europa.

Il francese però ha tanti estimatori in giro per il mondo, su tutti il Real Madrid di Zidane che lo ha chiesto espressamente a Florentino Perez, tanto da mettere sul piatto Bale. Da qui la necessità di guardare anche al serbo, peraltro più giovane e meno costoso (anche e soprattutto a livello di ingaggio), con Lotito costretto ad abbassare le pretese di un anno fa, quando chiedeva oltre 100 milioni. Attenzione poi ai nomi di Tonali, Sensi e Zaniolo, tutti sul taccuino del ds bianconero sin dai tempi del famoso “pizzino” trovato da un cameriere romano. Con Vigorelli, agente del giallorosso, c’è stata una chiacchierata informale, giusto per capire se Pallotta e Baldini sarebbero interessati a sedersi attorno a un tavolo. 

In attesa della risposta, la Juve ha fatto sapere le sue mosse: 40 milioni più uno a scelta tra Perin e Cuadrado o un’offerta più bassa con Higuain come contropartita. In ogni caso se ne riparlerà tra qualche giorno, quando i giallorossi avranno un allenatore (Fonseca dovrebbe firmare mercoledì) e un attaccante come Dzeko, destinato all’Inter, in meno. Conte ha puntato forte su di lui ed è lecito attendersi una fumata bianca a breve, sicuramente prima della deadline bilancistica del 30 giugno. Il bosniaco potrebbe non essere l’unico giallorosso a travestirsi di nerazzurro: al tecnico leccese infatti piacciono molto anche Florenzi, suo pupillo sin dai tempi della Nazionale e Kolarov, altro pallino di vecchia data.

Insomma, l’Inter è decisa a fare la spesa a immagine e somiglianza del suo allenatore, come dimostra il viaggio di Marotta e Ausilio a Madrid per parlare di Kovacic (voluto al Chelsea un anno fa, prima di essere esonerato) e quello di un suo collaboratore in Austria per il match con la Slovenia, dove l’osservato speciale è stato Lazaro, esterno destro dell’Hertha Berlino. Tutto ciò senza dimenticare i veri sogni Lukaku e Dybala, il primo amatissimo da Conte, il secondo da Marotta. Un mercato del genere va finanziato, ecco perché diventano decisive le cessioni di Icardi e Nainggolan, sia per questioni economiche che tecniche.

L’argentino, in particolare, va venduto il prima possibile e la soluzione potrebbe essere proprio la Juve per arrivare allo scambio con Dybala, oppure lo United per Lukaku (ma qui entra in gioco la volontà di Mauro di restare in Italia, possibilmente vicino a Milano). Scenario, quello di fare cassa, che riguarda anche i bianconeri, pronti a sacrificare Cancelo (50 milioni dal Manchester City), Alex Sandro e altri ancora. Un altro incrocio tra bianconeri e nerazzurri è quello relativo a Chiesa, anche se i campioni d’Italia sembrano ormai aver vinto la battaglia: la prima s’intende (intesa col giocatore per un quinquennale da 5 milioni a stagione), perché la seconda, quella vera, sarà con la Fiorentina di Commisso, deciso a tener duro, quantomeno per salvare la faccia di fronte ai suoi nuovi tifosi. 

Chi invece non pensa ancora al mercato è il Milan, ancora in attesa di definire la struttura dirigenziale. Quella che sta per cominciare sarà una settimana decisiva, con gli annunci di Maldini e Giampaolo come nuovo direttore tecnico e allenatore. A breve arriveranno poi le risposte di Boban (una sorta di dirigente politico) e Tare, quest’ultimo in piena trattativa con Lotito. Insomma, saranno giorni caldi, anzi bollenti, un po’ dappertutto. Perché le vacanze, si sa, le fanno i tifosi, non i dirigenti sportivi… 

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