La Capitale prova l’attacco. Mai come oggi la Juventus e la città di Roma sono agli antipodi, pronti a sfidarsi in una sorta di duello incrociato che coinvolgerà sia i biancocelesti che i giallorossi. Già, perché il paradosso vuole che la Roma, impegnata nel posticipo contro il Cagliari (ore 20.45), sia costretta a tifare la Lazio, avversaria odierna della Juve capolista. E’ proprio questo il match clou della domenica (ore 12.30), sia per questioni di classifica (i biancocelesti non sono poi così lontani) che di blasone. Bianconeri sotto attacco insomma, e proprio qui sta il grande tema della giornata: riusciranno i suddetti ad archiviare Firenze sotto la voce “passi falsi occasionali” oppure si porteranno dietro le scorie? Quel che è certo è che quella appena passata è stata una settimana molto difficile, ricca di critiche e polemiche. “Attorno a noi è sempre così, qualcuno dovrebbe farsi curare – ha sbottato Allegri in conferenza stampa. – Io non ho mai pensato che il campionato fosse già chiuso, chi lo ha fatto si è sbagliato di grosso ma non è un problema mio. Vincere non è mai facile, invece qui lo si dà per scontato e si pensa che ogni partita debba finire 3-0. Abbiamo perso 4 volte, è vero, ma le altre 15 abbiamo vinto e dunque siamo in linea con i nostri obiettivi. Tutte le critiche che ho sentito sono ingiustificate ma non mi toccano, ci sono abituato, mi succedeva così anche al Milan: vorrà dire che quando andrò via arriverà al mio posto uno più simpatico di me…”. Un fiume in piena il tecnico bianconero, d’altra parte diverse delle critiche piovute in settimana sono partite proprio dai suoi giocatori, i primi a dire che bisogna ritrovare fame e motivazioni del passato (Bonucci su tutti). In questo clima nervoso c’è da giocare contro una Lazio agguerrita, desiderosa di provare il colpaccio per fare il salto di qualità definitivo. Sin qui infatti gli uomini di Inzaghi hanno sempre perso contro le grandi, dimostrandosi non ancora maturi per l’alta classifica. “Sarà molto difficile ma nel calcio nulla è impossibile – il pensiero del tecnico biancoceleste. – Troveremo una Juve ferita e arrabbiata, che in casa viene da 28 vittorie consecutive, anche noi però pensiamo di poter fare la nostra partita”. Entrambe le squadre hanno problemi di formazione: Allegri deve rinunciare a Marchisio (affaticamento muscolare) e agli squalificati Alex Sandro e Sturaro, Inzaghi a Basta (guai ai muscoli anche per lui), Lulic (out per squalifica) e Keita (Coppa d’Africa). La Juve tornerà al 4-3-1-2 con Buffon in porta, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e Asamoah in difesa (Evra è sempre alle prese con le questioni di mercato), Khedira, Hernanes e Rincon a centrocampo, Pjanic sulla trequarti alle spalle della coppia d’attacco Higuain-Dybala.
4-3-3 invece per Inzaghi, che manderà in campo Marchetti tra i pali, Patric, De Vrij, Wallace e Radu nel reparto arretrato, Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic in mediana, Lombardi, Immobile e Felipe Anderson nel tridente offensivo. In serata, a risultato di Torino ampiamente metabolizzato, toccherà alla Roma, alle prese con il match casalingo col Cagliari. Sulla carta l’impegno è abbordabile, tanto più in un periodo in cui i giallorossi stanno letteralmente volando, ma Spalletti, forse temendo un rilassamento, non si fida. “All’andata ci misero in grande difficoltà e ultimamente hanno costretto il Milan a vincere solo nel finale – ha spiegato il tecnico. – Noi però stiamo facendo davvero sul serio e vogliamo provare a lottare per il titolo”. I giallorossi perdono Juan Jesus per squalifica ma ritrovano De Rossi e Rudiger e scenderanno in campo con il 3-4-2-1, ormai promosso modulo “titolare” finché non tornerà Salah. Spalletti schiererà Szczesny in porta, Rudiger, Manolas e Fazio in difesa, Bruno Peres, Strootman, De Rossi ed Emerson a centrocampo, Nainggolan e Perotti (favorito su El Shaarawy) alle spalle dell’unica punta Dzeko, chiamato a riscattarsi dopo la pessima prova di Udine. Rastelli risponderà con il consueto 4-3-1-2 con Rafael tra i pali, Isla, Ceppitelli, Bruno Alves e Murru nel reparto arretrato, Dessena, Tachtsidis e Barella in mediana, Joao Pedro sulla trequarti dietro la coppia d’attacco Borriello-Farias.