La sfida che non ti aspetti. Non che Napoli – Lazio (ore 20.45) non abbia fascino a prescindere, in pochi però avrebbero pensato che potesse valere la zona Champions, tanto più con i biancocelesti davanti agli azzurri in classifica. E’ proprio questo l’aspetto che stupisce di più: la squadra di Simone Inzaghi, partita tra lo scetticismo di una piazza quanto mai disamorata, occupa il quarto posto con 21 punti, quella di Sarri invece, accreditata da molti come l’unica vera alternativa alla Juve per lo scudetto, è quinta a quota 20. E allora il match tra le due torna ad avere una valenza d’alta classifica proprio come un paio di stagioni di fa, quando il Napoli di Benitez e la Lazio di Pioli si giocarono il terzo posto in un vero e proprio spareggio di fine campionato. Questa sera, ovviamente, non si deciderà nulla, è chiaro però che il risultato dirà molto sulla reale consistenza delle due squadre. Gli azzurri di Sarri, come sempre in silenzio stampa alla vigilia delle partite, non possono permettersi un altro passo falso: il mese di ottobre (3 sconfitte su 5) è già costato caro in termini di punti, quello di novembre deve necessariamente coincidere con una svolta. Tutto il contrario della Lazio, che proprio negli ultimi 30 giorni ha dato una clamorosa accelerata alla sua classifica. Le ultime due vittorie con Cagliari e Sassuolo poi hanno confermato una crescita tecnica importantissima, coincisa con un gioco bello e spumeggiante (6 gol segnati) che ha portato Simone Inzaghi sugli scudi.
“Sono felice per gli elogi ma so anche che si fa presto a cambiare i giudizi – ha glissato il tecnico biancoceleste. – Ho un testa un progetto a lungo termine ma ora penso solo alla partita del San Paolo: vogliamo andare là a imporre il nostro calcio, finora chi ha aspettato il Napoli senza aggredirlo ha avuto solo problemi. Siamo pronti per fare un’ottima gara, pur sapendo che loro hanno tanta qualità”. Vero, così come che da qualche tempo le cose non sembrano funzionare bene come prima. Sarri, nonostante le “punture” di De Laurentiis, non ha intenzione di cambiare modulo, dunque affronterà la Lazio con il classico 4-3-3, seppur con alcune novità rispetto alla sfida di Istanbul. In difesa, davanti a Reina, ci saranno Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Ghoulam, a centrocampo Zielinski, Diawara e Hamsik, in attacco Callejon, Gabbiadini e Mertens. Inzaghi invece, in perfetta sintonia con la duttilità mostrata sinora, varerà una squadra diversa rispetto a quella vista col Sassuolo: il sistema sarà il 3-5-2 con Marchetti tra i pali, Wallace, Hoedt e Radu nel reparto arretrato, Felipe Anderson, Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic e Lulic in mediana, Immobile e Keita là davanti. Al San Paolo ci saranno solo 25 mila persone, poche rispetto agli standar napoletani, a dimostrazione che l’ambiente non è più convinto come prima. Tra questi non ci sarà nessun laziale (l’Osservatorio ha vietato la trasferta) ma poco importa: mille fans biancocelesti hanno già fatto sentire il proprio calore salutando la squadra alla stazione Termini. Clima da big match, quello che Napoli – Lazio, nonostante le previsioni di qualche mese fa, è finito per diventare.