Una tassa di fair play sui trasferimenti troppo costosi. E’ questa la proposta inoltrata alla Fifa dalla Commissione europea, per scongiurare le follie del mercato e garantire una maggiore redistribuzione delle risorse alle società calcistiche meno ricche.
La proposta è contenuta in una lunga nota pubblicata oggi dall’Esecutivo Ue. L’obiettivo è quello di riportare un po’ di equità in uno sport nel quale le differenze di budget la fanno sempre più da padrone. La stima dell’Ue è che per i trasferimenti dei calciatori si spendano ogni anno circa 3 miliardi di euro, una cifra crescciuta di sette volte tra il 1995 e il 2011, mentre il numero di trasferimenti e’ aumentato di sole tre volte. Di questi due miliardi, la percentuale che finisce nelle casse delle società minori o di quelle amatoriali (indispensabili come fucine di talento e per la sopravvivenza del movimento) sarebbe inferiore al 2%.
Ancora da stabilire, e in ogni caso sarebbe a discrezione della Fifa, l’entità di un’eventuale tassa, e quali cifre coprirebbe. Un’altra proposta avanzata dall’Ue, sempre per garantire una maggiore equità, è quello di limitare il numero di giocatori per squadra.