L’ultima di Moratti, il ritorno di capitan Zanetti. Inter-Livorno non passerà certo alla storia per lo spettacolo calcistico offerto, bensì per i fatti sopraccitati. L’addio di un presidente non è cosa da poco, e anche il rientro in campo di una bandiera dopo un lungo infortunio merita di essere sottolineata. Per il resto gli uomini di Mazzarri si godono tre punti raccolti con il minimo sforzo, grazie anche alla papera di uno dei suoi giovani più promettenti, quel Bardi che un domani vestirà proprio la maglia nerazzurra . Ieri sera invece aveva quella del Livorno e ha regalato il gol del vantaggio ad un’Inter fin lì spenta e bloccata. Mazzarri aveva chiesto di proseguire sulla falsa riga di Udine, ma la squadra non ha raccolto pienamente l’invito. Sarà per le “distrazioni” delle tribune (numerosi i cori e gli striscioni per Moratti), o forse per la buona fase difensiva del Livorno, ma per una buona mezzora non si è vista l’ombra di un’occasione. I nerazzurri, schierati come previsto con Guarin a supporto di Palacio, hanno sfondato il muro amaranto proprio al 30’. Il cross di Jonathan è apparso del tutto innocuo, ma Bardi si è fatto sfuggire il pallone nella propria porta. E’ stata l’emozione più grande del primo tempo, seguita da un tiro di Alvarez (questa volta bravo Bardi a deviarlo in corner) e da un episodio da moviola (fallo di Luci su Palacio, poteva starci il rigore).
Nella ripresa Mazzarri ha dovuto rinunciare ad Alvarez per un problema alla caviglia e ha provato la carta Kovacic. Al 65’ Palacio ha avuto la palla del 2-0, ma Valentini l’ha respinta con un intervento provvidenziale. Poco spettacolo e scarse emozioni, almeno fino al 83’, quando San Siro si è alzato in piedi per Zanetti. Il capitano è tornato dopo 7 mesi d’assenza, ma a vederlo giocare non se n’è accorto nessuno. Al 91’ infatti l’argentino ha messo lo zampino nell’azione che ha portato al gol del 2-0: scatto in velocità e passaggio a Kovacic, assist d’esterno del croato per Nagatomo che, da posizione ravvicinata, ha freddato Bardi. “Avrei tante cose da dire sul capitano, lui è un campione a livello mondiale – ha dichiarato Mazzarri. – Pochi giocatori potevano rientrare dopo un infortunio del genere, lui lo ha fatto. Ragazzi come Taider e Kovacic dovrebbero imparare da lui, che riesce a incidere anche giocando solo 10 minuti”. Tanta emozione anche da parte di Massimo Moratti, probabilmente arrivato all’ultima gara da presidente dell’Inter. Giovedì a Milano arriverà Erick Thohir, che diventerà ufficialmente l’azionista di maggioranza durante l’assemblea dei soci. Ecco perché Inter-Livorno passerà alla storia.