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Calcio, le pagelle di fine anno: sorpresa Roma, bene la Juventus, Milan flop

Le pagelle di fine anno, analizzando il primo scorcio di stagione 2013-2014, non lasciano spazio a dubbi: la vera sorpresa è la Roma, che merita il voto più alto, mentre la Juventus si conferma ad altissimi livelli nonostante il flop in Champions – Così così il Napoli di Benitez, appena sufficiente l’Inter di Mazzarri.

Calcio, le pagelle di fine anno: sorpresa Roma, bene la Juventus, Milan flop

Ed eccoci arrivati al tanto atteso bilancio di fine anno. Non ancora definitivo, sia chiaro, ma comunque indicativo. Perché la stagione è iniziata da quasi 5 mesi, inoltre il giro di boa si avvicina. E allora diamo i voti alle big del nostro calcio, cercando di valutare la seconda metà del loro 2013.

ROMA 8

La vera sorpresa della stagione, senza se e senza ma. La Roma di Rudi Garcia è, assieme al Bayern di Guardiola, l’unica squadra europea a non aver ancora perso una partita di campionato. Eppure si trova al secondo posto, a meno cinque dalla Juve capolista. Nonostante questo però la mettiamo davanti alla Signora, intanto perché non ha avuto scivoloni europei a macchiarne il curriculum, e poi perché le aspettative d’inizio stagione erano decisamente diverse. Chi si sarebbe aspettato una Roma in grado di lottare per il titolo? Nessuno, forse nemmeno Rudi Garcia, che infatti preferisce mantenere un basso profilo. In campo però la sua Roma vola, e si merita la palma della migliore italiana.

JUVENTUS 7

Da 10 in campionato, da 4 in Europa. La media dunque fa un bel 7, voto che si può guardare con un mix di soddisfazione e rimpianto. Perché la Signora si fa bella nei weekend di Serie A, ma non ha ancora trovato il vestito giusto per i martedì e i mercoledì di Champions. Il rullo compressore del campionato è impressionante, tanto da sbiadire lo splendido cammino della Roma: 46 punti in 17 giornate, frutto di 15 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta. E proprio lo scivolone di Firenze sembra aver dato la scossa giusta, visto che da allora la Juve non ha più sbagliato una partita, arrivando a collezionare successi su successi (ora sono 9 consecutivi). In Champions invece le cose sono andate diversamente: delle sei partite giocate, la Signora ne ha vinta solo una. Troppo poco per passare un girone insidioso, ma non proibitivo, indipendentemente dalla neve di Istanbul. Il bel voto resta, così come i rimpianti europei.

NAPOLI 6,5

L’opposto della Juve. Bene in Champions (dove però è arrivata comunque un’eliminazione), così così in campionato. Intendiamoci, il terzo posto è un bel risultato, ma i tifosi si aspettavano qualcosa in più. Ritrovarsi a meno 10 dalla Juve e a meno 5 dalla Roma rattrista il popolo napoletano, ancora speranzoso di potersi giocare lo scudetto. Il tempo c’è, ma il ritmo deve cambiare. Anzitutto negli scontri diretti, visto che gli azzurri hanno perso con bianconeri e giallorossi (al ritorno però li giocheranno al San Paolo), ma anche nelle tappe intermedie. La sconfitta interna contro il Parma e i pareggi con Sassuolo, Udinese e Cagliari dimostrano che il Napoli deve ancora crescere molto. Il bilancio resta comunque pienamente sufficiente, ma per avanzare di livello serve qualcosa in più.

INTER 6

Sufficienza anche per l’Inter di Mazzarri, seppur più risicata. I nerazzurri hanno finora disputato un buon campionato, senza però mai fare il salto di qualità. L’Inter è nel guado, il che significa che può ancora spiccare il volo, ma anche sprofondare negli abissi del centro classifica. Lo sa bene Mazzarri, che ha infatti chiesto rinforzi e chiarezza alla società. L’esempio di Stramaccioni (che un anno fa, alla 17°, aveva tre punti in più) è troppo recente per essere dimenticato, anche perché la rosa è pressoché la stessa. Certo, il tecnico di San Vincenzo ha ben altra esperienza, tanto da aver rivitalizzato giocatori che sembravano piuttosto inadeguati. Per questo si merita un plauso, ora però è tempo di cambiare marcia. Il terzo posto è ancora a portata di mano e il successo nel derby potrebbe fungere da trampolino. Viceversa, si rischia una stagione anonima, non il massimo per un club prestigioso come l’Inter.

MILAN 5

Media matematica anche per il fanalino di coda della nostra classifica: 6 per il cammino europeo, 4 per quello in campionato. Il risultato è un 5 pieno, un’insufficienza che fa rumore. L’essere l’unica squadra ad aver raggiunto gli ottavi di Champions non basta, anche perché il girone era tutt’altro che proibitivo. La stagione del Milan è fin qui piuttosto deludente, e solo il mercato potrebbe invertire una rotta quantomeno preoccupante. I 19 punti in campionato sono da bollino rosso: di questo passo i rossoneri lotterebbero per la salvezza. Inaccettabile per chi ha in rosa gente come Kakà e Balotelli, ma anche Montolivo, De Sciglio, De Jong, Robinho e El Shaarawy. Tutti nazionali, tutti con ingaggi importanti. Eppure la classifica del Milan piange, e con essa anche i suoi tifosi. Che ora sperano nel mercato, l’ultima speranza prima di decretare il fallimento di una stagione.

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