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Calcio: Italia-Usa, ecco la coppia Matri-Giovinco

Hanno giocato in tutto solo 10 partite in Nazionale (appena mezzora insieme), ma nell’amichevole di stasera a Genova Prandelli è costretto a provare l’inedita coppia: la sfortuna ha infatti messo ko i titolari Cassano-Rossi, il codice etico tiene sotto scacco Balottelli e Osvaldo, mentre Pazzini è nel suo anno peggiore – E se i due arrivassero fino a Kiev?

Calcio: Italia-Usa, ecco la coppia Matri-Giovinco

Insieme hanno giocato solo mezzora, nell’amichevole contro l’Ucraina disputata quasi un anno fa, il 29 marzo 2011, a Kiev, sede della finalissima del prossimo europeo in programma il 1° luglio. E stai a vedere che se Matri e Giovinco, l’inedita coppia d’attacco titolare schierata da Prandelli stasera a Genova nell’amichevole contro gli Usa, convinceranno di nuovo il ct, ci torneranno insieme in Ucraina (passando prima dalla Polonia, sede del girone degli azzurri) con la speranza di affondare nuovamente i tacchetti in quello stadio e il sogno di alzare un trofeo che manca all’Italia dal 1968.

L’impresa dell’inedita coppia non è impossibile, a dispetto dei numeri: insieme, in totale, i due vantano appena dieci presenze (di cui sei per la Formica atomica) e un solo gol, firmato dal centravanti della Juventus proprio nella già citata amichevole contro l’Ucraina vinta per 2-0 (di Giuseppe Rossi l’altro gol), e proprio su assist – di tacco – del fantasista del Parma.

Ma l’attacco della Nazionale, parole del ct Prandelli, “è da ricostruire”. E la gara contro gli Stati Uniti dell’ex ct tedesco Jurgen Klinsmann potrebbe essere l’ultimo banco di prova significativo, visto che l’Italia non disputerà altre amichevoli fino a maggio, quando si sarà ormai a ridosso dell’Europeo e con il gruppo (si spera) già formato.

Un reparto, l’attacco, che lascia dunque diverse porte aperte. La coppia titolare collaudata durante il girone di qualificazione sembra ormai impossibile da riproporre, la sfortunata essendosi accanita prima su Giuseppe Rossi, che il 26 ottobre si è rotto il legamento crociato del ginocchio ed è ancora convalescente, e pochi giorni dopo su Antonio Cassano, vittima di problemi cardiaci che lo tengono lontano dai campi dal 30 ottobre scorso. Entrambi vogliono recuperare, ma per nessuno dei due questo sembra realisticamente possibile.

E gli altri? Ci sarebbe un certo Antonio Di Natale, super capocannoniere della serie A, che Prandelli “vede” poco, e che neanche stavolta ha convocato. Perché? “Non mi sembrava giusto chiamarlo dopo un infortunio – ha spiegato il ct -. Ma Antonio non ha bisogno di essere provato, so già dove può giocare”. Poi ci sarebbe Mario Balotelli, che Prandelli prima ha coccolato, ma ora sta iniziando a prendere un po’ le distanze: “Ha preso 8 giornate di squalifica, sinora, in Inghilterra. Sono troppe: un grande giocatore deve saper fronteggiare le provocazioni, non deve reagire”.

L’ennesima puntata del codice etico, insomma. Lo stesso che ha imposto il castigo a Osvaldo, il centravanti della Roma messo fuori causa prima da un infortunio, poi dalla presunta scazzottata con il compagno di squadra Lamela che gli è costata multa e sospensione e infine dall’espulsione diretta rimediata contro l’Atalanta domenica scorsa. Discorso diverso invece per quanto riguarda gli altri papabili candidati a buttare il pallone nella rete avversaria (condizione necessaria per andare avanti e provare a vincere l’Europeo): Pazzini è nella sua annata peggiore, Borriello sta giocando poco e Quagliarella sembra in ripresa ma non è più quello di prima dell’infortunio patito nel dicembre 2010.

Ci sarebbe la novità Fabio Borini, che quest’anno con la maglia della Roma ha già segnato 7 gol, e a Genova ha siglato la sua prima rete in serie A. In un contesto del genere, c’è la possibilità persino per lui di sognare un posto al sole. Ma non subito. Stasera Prandelli riparte dall’usato sicuro, da due giocatori, Matri e Giovinco, che in quella mezzora giocata insieme in Ucraina hanno dimostrato un’eccellente intesa. Da Kiev a Kiev, passando per Genova?

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