I calciatori sono sempre più colpiti dagli infortuni, e mentre si discute se il numero di partite sia eccessivo, emerge il conto salato che gli infortuni presentano, sia per la salute dei giocatori che per le finanze dei club. L’Injury Index 2024, pubblicato dal broker assicurativo Howden, offre un quadro preoccupante per il calcio maschile europeo.
Durante la stagione 2023-2024, i cinque principali campionati europei (Premier League, Serie A, La Liga, Bundesliga, Ligue 1) hanno registrato un totale di 4.123 infortuni, segnando un aumento del 4% rispetto all’annata precedente. Questo trend allarmante ha portato club e addetti ai lavori a interrogarsi sulla sostenibilità fisica dei calciatori, soprattutto i più giovani, in un contesto di calendario sempre più congestionato.
Un infortunio ogni 92 minuti: il costo crescente per i club
Durante la stagione 2023-2024, nei principali campionati europei, si è verificato un infortunio ogni 92 minuti, praticamente uno per partita (0,97). Questo ha portato il costo totale per i club a 732,02 milioni di euro, segnando un aumento del 5% rispetto alla stagione precedente. Nel complesso, nelle ultime quattro stagioni, i 96 club hanno subito oltre 14.292 infortuni, per una spesa complessiva di 2,3 miliardi di euro.
Congestione degli incontri: un allarme che non si può ignorare L’aumento esponenziale degli infortuni è strettamente legato alla congestione del calendario calcistico, che obbliga i giocatori a un impegno fisico sempre più pesante. Diversi calciatori e allenatori hanno lanciato l’allarme, con alcuni che hanno addirittura minacciato scioperi se non verrà trovata una soluzione. La preoccupazione non riguarda solo l’aumento degli infortuni, ma anche la loro gravità, soprattutto per i giocatori più giovani.
Serie A: il peso degli infortuni sulle squadre italiane
La Serie A non fa eccezione rispetto agli altri grandi campionati europei. Anche qui, il numero di infortuni è in costante aumento, ad eccezione di squadre come Fiorentina e Sassuolo, che sembrano resistere a questa tendenza.
Il Napoli e il Milan sono le squadre che hanno registrato il maggior numero di infortuni, con 50 ciascuno nella stagione 2023-2024. La Juventus, pur registrando 45 infortuni, ha dovuto far fronte ai costi più elevati, che ammontano a oltre 10,16 milioni di euro. Questo, tuttavia, rappresenta una riduzione significativa rispetto alla stagione precedente, quando il costo era quasi doppio (19,34 milioni di euro).
Il Cagliari, nonostante il maggior numero di infortuni (32) tra le squadre in lotta per la salvezza, è riuscito a evitare la retrocessione. Il Verona, invece, ha sostenuto le spese più basse per infortuni in Serie A, con solo 0,8 milioni di euro spesi.
Premier League: un campionato ad alto costo
La Premier League inglese detiene un triste primato: il 44% dei costi totali per infortuni nei cinque principali campionati europei proviene proprio da qui. Nella stagione 2023-2024, si sono registrati 915 infortuni, per un costo totale di 318,8 milioni di euro.
Alcuni club inglesi, come Newcastle United, Manchester United e Chelsea, hanno registrato un numero di infortuni costantemente superiore alla media nelle ultime quattro stagioni. D’altro canto, squadre come il Wolverhampton e il Crystal Palace sono riuscite a mantenere livelli di infortuni al di sotto della media.
La frequenza degli infortuni è stata particolarmente elevata, con i club che hanno subito un infortunio ogni 94 minuti di gioco, con un costo di 3.698 euro al minuto.
Infortuni in tutta Europa: frequenza e costi
Nella stagione 2023-2024, la media di infortuni nei cinque principali campionati europei è stata di 0,97 a partita, con un costo medio per partita di 172.975 euro. Alcuni club, come il Darmstadt in Bundesliga, hanno registrato un infortunio ogni 33 minuti, mentre il Tolosa, in Ligue 1, ha avuto il miglior intervallo di tempo tra un infortunio e l’altro, con uno ogni 338 minuti.
Anche squadre di prestigio come il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund non sono state immuni da infortuni. Entrambi i club hanno subito costi elevati, con una frequenza di infortuni ben superiore alla media della Bundesliga.
Giovani calciatori Under 21: il rischio cresce
Una delle preoccupazioni più grandi emerse dal rapporto riguarda l’aumento della gravità degli infortuni tra i calciatori Under 21. Nella stagione 2023-2024, i giocatori Under 21 della Premier League sono stati costretti a rimanere fuori per infortunio per una media di 44 giorni, con un incremento del 187% rispetto alla stagione 2020-2021.
Anche in Italia, i giovani calciatori hanno registrato un aumento della gravità degli infortuni, con un periodo medio di assenza di 35,16 giorni in Serie A. I dati evidenziano la crescente pressione fisica a cui sono sottoposti i giovani talenti, molti dei quali non hanno ancora completato il loro sviluppo fisico.
L’aumento degli infortuni, sia in termini di frequenza che di gravità, soprattutto tra i giovani calciatori, sottolinea l’urgenza di ripensare il calendario calcistico e di migliorare la gestione della salute degli atleti. Senza interventi mirati, i club dovranno affrontare costi sempre più elevati, mentre aumenteranno i rischi per la carriera dei giocatori.
“I nostri dati fotografano le esigenze e i rischi del calcio moderno, anche nel campionato italiano, con singole società hanno subito sino a 50 infortuni in una stagione e costi sino a 10 milioni di euro. Voglio sottolineare anche l’allarme per l’aumento della gravità degli infortuni dei calciatori più giovani della serie A. Ci auguriamo che i dati del rapporto servano come strumento prezioso per i giocatori, i club e gli organi di governo nelle loro attuali valutazioni. Noi di Howden continuiamo ad impegnarci a sostenere club e giocatori offrendo soluzioni assicurative innovative e strategie basate sui dati per mitigare l’aumento dei costi e della frequenza degli infortuni” ha dichiarato Federico Casini, Ceo del Gruppo Howden in Italia.
“L’Howden Men’s European Football Injury Index 2023/24 sottolinea le crescenti esigenze fisiche dei giocatori. Con l’intensificarsi della congestione dei calendari e l’espansione delle competizioni nazionali e internazionali, assistiamo a un numero maggiore di giocatori costretti a rimanere fermi per periodi più lunghi, con un notevole aumento del 5% dei costi degli infortuni solo in questa stagione” ha commentato James Burrows, Head of Sport di Howden.