La conferenza stampa più difficile di Allegri, è cominciata alle 14.15 di un martedì turbolento come non mai. Non tanto per la partita contro il Genoa, che oggi pomeriggio potrebbe segnare la fine del sogno scudetto, quanto per le voci che lo riguardano personalmente. Non è un mistero che Allegri non riscuota più le simpatie di un anno fa, sia da parte dei tifosi (che anche contro il Bologna hanno più volte contestato le sue scelte) che della società. Sì, perchè se da qualche settimana tutti gli organi d’informazione (noi compresi) mettono in dubbio la sua permanenza per la prossima stagione, qualcosa di vero c’è e a poco servono le smentite di Galliani. Le alternative più accreditate sono due: Guardiola, che sarebbe il sogno di Berlusconi, o Capello, che potrebbe anche ricoprire un ruolo da manager a supporto dell’attuale tecnico. Una sorta di tutor, ma Allegri, attuale tecnico campione d’Italia, gradirebbe? “Visto che sono ipotesi non credo serva parlarne ora – ha detto l’allenatore in conferenza stampa. – Io voglio pensare a queste 5 partite poi sarà la società a valutare queste cose. Mi gioco lo scudetto fino in fondo, tutto il resto al momento non ha senso”. Insomma, nessuna smentita, a dimostrazione che Max da Livorno non si sente più intoccabile.
Il tecnico rossonero però, più che al futuro, vuole pensare al presente, perchè a suo dire lo scudetto è ancora possibile: “Siamo il Milan, siamo a tre punti, la Juve è favorita, però mancano 5 partite e noi dobbiamo pensare a tornare alla vittoria”. Mancarla oggi pomeriggio contro il Genoa sarebbe devastante, per la classifica e per il morale, ma Allegri è convinto che questo non succederà: “Penso che domani (oggi per chi legge, n.d.r.) si possa vincere perché questo è un gruppo di campioni e di carattere, che, assieme allo staff tecnico, non vuole abdicare a 5 gare dalla fine”. Sarà, ma a Milanello tira già aria di bilancio finale: “Non ho ancora pensato a quello che ho sbagliato, ci penserò dopo il 13 maggio con il mio staff analizzando tutta la stagione. Gli infortuni, le ultime sconfitte, alcune decisioni che ci hanno penalizzato. Ci sono tante cose da sommare a fine stagione”. Vero, e non c’è dubbio che in via Turati verranno riconosciute tutte le attenuanti del caso, ma il problema di fondo resta: a Berlusconi questo Milan tutto muscoli e lanci lunghi non piace proprio. Per provare a fargli cambiare idea, Allegri si affiderà ad El Shaarawy, che dovrebbe tornare a giocare dal primo minuto, con Cassano che, ancora una volta, partirà dalla panchina. Problemi invece in difesa: Thiago Silva, che fino a ieri pomeriggio sembrava addirittura in procinto di essere titolare, non è stato nemmeno convocato. Al suo posto giocherà Yepes, che farà coppia obbligata con Nesta. Niente Milan-Genoa anche per Seedorf e Robinho, lasciati a riposo per scelta tecnica.
PROBABILI FORMAZIONI
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Emanuelson; El Shaarawy, Ibrahimovic.
In panchina: Amelia, Mesbah, Aquilani, Gattuso, Boateng, Maxi Lopez, Cassano.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Indisponibili: Inzaghi, Pato, Ambrosini, Thiago Silva, Roma.
Squalificati: Bonera.
Genoa (4-4-2): Frey; Carvalho, Granqvist, Kaladze, Moretti; Belluschi, Veloso, Kucka, Biondini; Sculli, Palacio.
In panchina: Lupatelli, Bovo, Birsa, Jankovic, Jorquera, Ze Eduardo, Gilardino.
Allenatore: Luigi De Canio.
Indisponibili: Constant.
Squalificati: Mesto, M. Rossi.
Arbitro: Andrea Gervasoni (Mantova).
Assistenti: Niccolai – Di Liberatore.
Quarto uomo: Giannoccaro.