CROLLO MILAN, ALL’OLIMPICO E’ FESTA LAZIO! ROSSONERI BRUTTI E CONFUSI, LA JUVE PUO’ ANDARE IN FUGA. SOTTO ACCUSA L’ARBITRO DAMATO: NEGATO RIGORE AI ROSSONERI!
Chissà se Antonio Conte, guardando Lazio – Milan, avrà smaltito la rabbia per il rinvio di Parma – Juventus. Non abbiamo dichiarazioni ufficiali da parte del tecnico bianconero, ma non è difficile immaginarlo felice. I rossoneri dovevano iniziare bene il ciclo di ferro e invece sono caduti al primo ostacolo. Intendiamoci, lungi da noi togliere meriti alla Lazio, ma la squadra di Reja era piuttosto rimaneggiata (mancava perfino Klose!), oltre che contestata dalla sua stessa tifoseria per un mercato molto deludente (ne parliamo nella sezione “Calciomercato”).
I biancocelesti hanno disputato una partita di grande cuore e concentrazione, ma il Milan farebbe bene a recitare un lungo mea culpa. Confusa, lenta e supponente, la squadra di Allegri ha “oziato” per il campo in attesa dell’episodio decisivo, meritandosi a conti fatti la beffa firmata Hernanes – Rocchi. Ad onor del vero i rossoneri avevano anche trovato la mossa vincente: a secondo tempo appena iniziato (dunque sullo 0 – 0), Dias commetteva un netto fallo di mano in area, ma l’arbitro Damato si fidava troppo del suo collaboratore, che lo induceva a fischiare fallo in favore della Lazio (?!). L’episodio avrebbe potuto cambiare la partita, ma il Milan fa bene a non nascondercisi troppo dietro. La brutta prestazione resta, come ammesso da un onestissimo Allegri nel post partita: “Il rigore c’era, ma noi abbiamo giocato una brutta partita contro un avversario molto organizzato. La sconfitta di oggi può farci crescere e può farci bene. Ultimamente, pur vincendo, non avevamo messo in campo la cattiveria che serve per puntare al titolo, per questo dico che la sconfitta può essere salutare”.
Un Allegri sincero anche nel commentare un dato sconfortante, che vede il Milan sempre sconfitto con le grandi della Serie A (Juventus, Inter, Lazio e Napoli): “Purtroppo i numeri sono questi e quindi dobbiamo migliorare e cambiare testa quando si gioca contro le grandi. Non è che corriamo meno, ma abbiamo un atteggiamento mentale diverso rispetto alle altre gare”.