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Calcio europeo in ripresa: ricavi a +16% nella stagione 2022/23, Serie A vola a +22%

Il calcio europeo torna a brillare: +16% di ricavi per i top campionati nella stagione 2022/23. La Serie A fa da traino con una crescita del 22%, raggiungendo i 2,9 miliardi di euro. Premier League sempre regina, Bundesliga consolida il secondo posto. I dati del Rapporto annuale di Deloitte sui conti del calcio

Calcio europeo in ripresa: ricavi a +16% nella stagione 2022/23, Serie A vola a +22%

Il calcio europeo gode di buona salute. Nella stagione 2022/23, il mercato del pallone Ue ha raggiunto un fatturato complessivo di 35,3 miliardi di euro, segnando un aumento del 16% rispetto alla stagione precedente. Un incremento che è stato sostenuto dalla revoca delle restrizioni legate al Covid-19, che ha permesso il ritorno dei tifosi negli stadi, e dall’impatto positivo generato dalla Coppa del Mondo 2022. E cresce anche la Serie A che registra la crescita maggiore tra i campionati europei, con un aumento dei ricavi del 22% rispetto alla stagione precedente, raggiungendo un nuovo record di 2,9 miliardi di euro. Sono i dati che emergono dalla 33esima edizione della Annual Review of Football Finance pubblicata da Deloitte Sports Business Group.

Calcio: i ricavi dei 5 campionati principali

I cinque principali campionati europei – Premier League, Bundesliga, LaLiga, Serie A e Ligue 1 – rimangono al top degli incassi e nella stagione 2022/23 registrano una crescita dei ricavi del 14%, raggiungendo un totale di 19,6 miliardi di euro. A trainare questo risultato sono stati l’aumento dei ricavi da matchday, i nuovi accordi di sponsorizzazione e l’utilizzo degli stadi anche nei giorni non di partita.

Nel complesso, i club dei cinque principali campionati europei hanno registrato un utile operativo aggregato di 500 milioni di euro per la prima volta dal 2018/19, con un rapporto medio salari/ricavi in calo in tutti i campionati. Questo risultato è stato favorito da un significativo aumento dei ricavi aggregati, pari a 2,3 miliardi di euro, il quale ha superato l’incremento dei costi salariali dei club, aumentati di 700 milioni di euro.

Grazie soprattutto al ritorno dei tifosi negli stadi, a registrare la maggiore crescita percentuale dei ricavi rispetto alla stagione precedente sono la Bundesliga (Germania) e la Serie A (Italia) con un incremento del 22% per ciascuno. Nonostante, però, gli ottimi risultati ottenuti dai due campionati, il divario con la Premier League rimane significativo, con la Serie A che si trova dietro anche alla Liga spagnola. La massima serie inglese continua a dominare in termini di ricavi, con un fatturato complessivo di 7,2 miliardi di euro.

Premier League regina dei ricavi, crescono Serie A e Bundesliga

La Premier League continua a dominare il panorama calcistico europeo in termini di ricavi. Nella stagione 2022/23, i club della massima serie inglese hanno registrato per la prima volta un fatturato aggregato di 6,1 miliardi di sterline (circa 7,2 miliardi di euro), con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato trainato da un aumento del 14% delle entrate da matchday (867 milioni di sterline), da un nuovo record di presenze medie in campionato, da un incremento dei ricavi commerciali (a 2 miliardi di sterline) e da un aumento del 9% delle entrate televisive (a 3,2 miliardi di sterline).

Grande crescita invece per la Bundesliga che si consolida al secondo posto per maggiori ricavi, generando entrate totali per 3,8 miliardi di euro nella stagione 2022/23, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Un risultato prodotto dalla più alta affluenza media allo stadio tra i cinque principali campionati europei e da una crescita dei ricavi televisivi del 10%, grazie alle migliori performance dei club tedeschi in Champions League.

Al terzo posto stabile la Liga spagnola che nonostante un calo dell’8% dei ricavi televisivi, dovuto principalmente alle prestazioni meno brillanti nelle competizioni europee, ha registrato ricavi aggregati di 3,5 miliardi di euro nella stagione 2022/23, segnando un nuovo record. Aumentati notevolmente i ricavi da matchday, del 32%, e quelli commerciali, del 29%, raggiungendo i 274 milioni di euro.

È record di ricavi anche per la Serie A italiana che ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro nella stagione 2022/23, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Un risultato reso possibile grazie a una ad un boom dei ricavi da matchday, aumentati dell’88%, (434 milioni di euro), dovuto al ritorno dei tifosi negli stadi e alla maggiore affluenza rispetto agli anni precedenti. Bene anche gli incassi da broadcast cresciuti del 15%, (1,5 miliardi di euro) e i ricavi commerciali che hanno sfiorato il miliardo di euro (0,9 miliardi), con un aumento del 14%, grazie a nuovi accordi di sponsorizzazione e a una maggiore visibilità del campionato. I ricavi dei club della Serie A hanno superato i costi salariali per la prima volta dal 2016/17, registrando un aumento totale del 10% e un rapporto medio salari/ricavi del 94%.

Chiude la classifica dei top 5 campionati per ricavi la Ligue 1 francese. Nonostante la perdita di Messi e il monopolio del PSG, si è registrata solo una lieve riduzione degli incassi televisivi (in calo del 3% a 0,7 miliardi di euro), che non ha intaccato la crescita complessiva dei ricavi del 17%, raggiungendo i 2,4 miliardi di euro.

La classifica dei top 5 campionati per ricavi per la stagione 2022/23:

  • Premier League: 7,2 miliardi di euro
  • Bundesliga: 3,8 miliardi di euro
  • Liga: 3,5 miliardi di euro
  • Serie A: 2,9 miliardi di euro
  • Ligue 1: 2,4 miliardi di euro

“La Coppa del Mondo Fifa 2022, la revoca delle ultime restrizioni Covid-19 e la passione dei tifosi hanno portato a una forte crescita del mercato calcistico europeo nel 2022/23”, ha dichiarato Tim Bridge, lead partner dello Sports Business Group di Deloitte. “Se in tutti i campionati si discute in termini di ulteriore regolamentazione e investimenti, il calcio europeo si trova a un punto di svolta. Sta diventando uno sport sempre più connesso a livello globale e questo comporta nuove sfide per mantenere l’equilibrio competitivo, una governance e una regolamentazione all’altezza. I leader di tutto il settore devono fare un fronte unito nel seguire i principi di buona governance per costruire un futuro per il calcio europeo di cui i tifosi, i giocatori e i partner di tutti i campionati possano essere entusiasti”.

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