Dalla Serie A alla Liga. Dazn pone fine al monopolio di Movistar in Spagna: dal prossimo anno e fino al 2027 trasmetterà 5 partite del massimo campionato spagnolo. Anche i tifosi iberici, dunque, dovranno abituarsi come quelli italiani a guardare il calcio su diverse piattaforme. E chissà se anche lì esploderanno le polemiche viste in Italia negli ultimi mesi.
Scendendo nei dettagli, per il quinquennio 2022-2027 la Liga ha ceduto il pacchetto principale per 4,95 miliardi di euro complessivi, 990 milioni a stagione contro i 980 previsti dal contratto in scadenza. “Con questo risultato – si legge nella nota – la Liga è riuscita a mantenere i ricavi dell’audiovisivo, in un contesto in cui la maggior parte dei maggiori campionati europei ha raggiunto il picco e sta riducendo le proprie entrate negli ultimi cicli e in cui molti esperti del settore prevedevano diminuzioni significative”.
Le partite saranno suddivise tra Movistar, il marchio commerciale con cui Telefónica opera in Spagna e in molti paesi dell’America Latina, e Dazn, che possiede già i diritti della Formula Uno, della Premier League e della Copa del Ray.
Come funzionerà? Dall’anno prossimo, per 35 delle 38 giornate di campionato, Movistar e Dazn trasmetteranno 5 partite ciascuno. Per le 3 giornate rimanenti, invece, Movistar avrà i diritti esclusivi. In questi 3 turni, Real Madrid, Barcellona e Atletico dovranno obbligatoriamente affrontare una squadra che è finita tra le prime 6 della stagione precedente. A Dazn andrà la partita di andata del Clasico tra Real Madrid e Barcellona, a Movistar quella di ritorno. Ognuna delle due potrà trasmettere al massimo 18 partite dei Blancos e 18 del Barça. Ancora da aggiudicare i pacchetti relativi alla Segunda Division, alle trasmissioni nei locali pubblici e alla partita che resterà in chiaro.
“Il numero di offerte ricevute è stato molto alto – ha spiegato la Liga in una nota – a dimostrazione dell’interesse che i principali operatori nazionali e internazionali hanno per la Liga”.