Pronti a dire addio al caffè a poco prezzo? L’era del caffè di alta qualità a prezzi bassi potrebbe essere finita a causa delle crescenti spese che i produttori dovranno affrontare a causa del cambiamento climatico. Questo si tradurrà in un inevitabile aumento dei prezzi per i consumatori nei bar e nei supermercati. È quanto emerge da uno studio portato avanti da Ethos Agriculture e Conservation International and Solidaridad, due organizzazioni internazionali che si battono per la salvaguardia dell’ambiente e nel monitoraggio del settore.
Il cambiamento climatico minaccia le coltivazioni
Secondo lo studio condotto dalle due organizzazioni, l’industria agricola sta attualmente affrontando una complessa situazione economica. La domanda di prodotti agricoli sta aumentando, ma ci sono minacce significative, tra cui la riduzione dei profitti complessivi e i danni derivanti dai cambiamenti climatici, che potrebbero causare una riduzione del 50% delle terre coltivabili entro il 2050.
I principali produttori di caffè, come Brasile, Vietnam, Colombia e Indonesia, avranno sempre meno terreni adatti per la coltivazione. Altri paesi al di fuori delle regioni tropicali, come Stati Uniti, Argentina, Uruguay e Cina, potrebbero beneficiarne, ma questo potrebbe comportare costi ecologici significativi.
L’impatto negativo delle nuove regole europee
Altro problema sarà quello legato alla sostenibilità del settore. L’industria dovrà adeguarsi al regolamento europeo sulla deforestazione che vieterà la vendita di caffè raccolto in zone deforestate nell’UE a partire dal 2025. Negli ultimi due decenni, è stato registrato un fenomeno che ha portato alla perdita di 130.000 ettari di foreste ogni anno. Questi fattori porterebbero perciò spingere la produzione agricola a concentrarsi in altre regioni rispetto a quelle attuali.
Le nuove regole europee avranno un impatto negativo soprattutto sui piccoli produttori africani, che non possono sostenere i costi necessari e non ricevono adeguato supporto dai loro governi per conformarsi agli standard di Bruxelles.
Di conseguenza, la produzione sarà sempre più dominata dalle grandi aziende del settore e si sposterà verso regioni più sviluppate, come il Brasile, che ha maggiori risorse per resistere alle sfide e prosperare.
Gli esperti di sostenibilità ritengono che sia necessario aumentare i prezzi del caffè per garantire il futuro del caffè di alta qualità, altrimenti non ci saranno risorse sufficienti per affrontare le nuove sfide globali.
Caffè più amaro a causa della siccità
Anche lo stesso gusto del caffè risente degli effetti del cambiamento climatico. La siccità, causata dal cambiamento climatico, sta, infatti, influenzando la produzione di caffè in tutto il mondo rendendolo più amaro. Gli attuali chicchi di caffè non riescono più a resistere alle condizioni atmosferiche attuali, e ciò ha portato a considerare l’uso di chicchi più resistenti ma dal sapore amaro.
La specie di caffè più utilizzate Arabica e Robusta, ampiamente utilizzate in tutto il mondo sono molto sensibili alle variazioni di temperatura e umidità. L’industria del settore ora sta puntando su una nuova varietà di caffè, la “Liberica”, originaria dell’Africa occidentale e centrale ma coltivata commercialmente principalmente nelle Filippine, rappresentando solo il 2% della produzione globale di chicchi di caffè. Sebbene la Liberica abbia chicchi più duri e un sapore percepito come meno apprezzato, sta attirando un interesse crescente per la sua resistenza ai cambiamenti climatici, offrendo speranze per il futuro della produzione di caffè.