Il 2024 si è concluso con una serie di aumenti straordinari per il cacao e il caffè, due delle materie prime più importanti a livello globale. Il cacao ha registrato un’impennata del 170%, mentre il caffè ha visto crescere i suoi prezzi del 78%. Numeri che hanno superato anche l’andamento d’oro di asset finanziari come il Bitcoin (+120%). A spingere i prezzi verso nuove vette sono stati, principalmente, le difficili condizioni climatiche, ma anche altre dinamiche globali che hanno messo sotto pressione l’intero settore. Ma cosa ha causato questi aumenti senza precedenti?
Cacao: un anno da record
Il cacao ha visto un rialzo esorbitante dei prezzi, chiudendo a 11.241 dollari per tonnellata a New York il 30 dicembre 2024, con il più grande guadagno giornaliero mai registrato. Alla fine dell’anno, il prezzo della materia prima è quindi aumentato del 170% rispetto all’inizio del 2024. Il cambiamento climatico ha avuto un impatto devastante sulle coltivazioni, in particolare in Costa d’Avorio e Ghana, che insieme rappresentano circa il 60% della produzione mondiale.
Le piogge abbondanti, i venti intensi e la diffusione di malattie come il virus del rigonfiamento dei germogli hanno ridotto le rese in queste regioni. La Costa d’Avorio ha visto una diminuzione del 25-30% nelle sue produzioni, mentre in Ghana le piogge hanno ulteriormente aggravato la situazione. Di conseguenza, la produzione globale di cacao è diminuita del 13,1%, con le scorte di fine stagione che sono calate del 26,8%. Ciò ha fatto aumentre la volatilità del mercato, facendo lievitare i prezzi.
Nonostante l’aumento dei costi, la domanda di cacao è rimasta alta. Il settore dolciario ha dovuto adattarsi, riducendo persino le dimensioni delle porzioni o cambiando le ricette. Le tradizionali barrette da 100 grammi sono state sostituite con versioni da 75 e 60 grammi. Alcuni produttori hanno anche iniziato a sostituire il burro di cacao con oli vegetali più economici, pur mantenendo la trasparenza con i consumatori.
Caffè: la tazzina è sempre più cara
Anche il caffè non è stato risparmiato da questa spirale di aumenti. I prezzi dell’arabica hanno toccato i massimi degli ultimi 50 anni, chiudendo a 321 centesimi per libbra a New York, con un incremento del 78% rispetto a gennaio 2024. Il Brasile, il maggiore produttore mondiale di caffè, ha vissuto un’annata agricola difficile. Le temperature anomale e la siccità hanno ridotto le previsioni di raccolto, creando timori di una carenza di chicchi.
A questi fattori climatici si sono aggiunti problemi geopolitici, come le interruzioni nel Mar Rosso, che hanno complicato il trasporto delle merci, e l’incertezza derivante da possibili dazi statunitensi e nuove normative europee sulla deforestazione. E così il prezzo è continuato ad aumentare mentre la domanda di caffè è rimasta robusta.
Le catene di caffè e i produttori hanno dovuto fare i conti con l’aumento dei costi di produzione. In alcuni casi, hanno dovuto aumentare i prezzi per far fronte all’incremento dei costi, mentre altri hanno cercato soluzioni alternative, riducendo il costo degli ingredienti per evitare di trasferire completamente il rincaro sui consumatori.
Cosa aspettarsi nel 2025
Il 2024 ha messo in luce quanto siano vulnerabili i mercati del cacao e del caffè agli eventi climatici e alle dinamiche geopolitiche. Le previsioni per il prossimo anno non sono particolarmente rosee, e c’è il rischio che i prezzi continuino a salire. Gli esperti avvertono che i consumatori potrebbero trovarsi di fronte a barrette di cioccolato più piccole e tazzine di caffè più costose anche nel 2025.
In risposta a questa crisi, l’industria sta cercando soluzioni innovative. I produttori stanno diversificando le fonti di approvvigionamento e investendo in tecnologie per migliorare le rese delle coltivazioni. La strada, però, per una stabilizzazione dei prezzi è ancora lunga, e il 2025 potrebbe portare nuove sfide.