Le notizie sull’economia reale Usa sono state positive, con un aumento delle vendite di case esistenti e un altro aumento in due indici di prezzi delle case. Ma queste buone notizie sono state più che compensate da risorte preoccupazioni sul famoso ‘fiscal cliff’, timori che hanno portato a una forte caduta (-1,5%) dei futures su Wall Street.
Gli alti e bassi di questi negoziati sono da aspettarsi e causeranno altra volatilità, ma la corrente profonda del ciclo internazionale si sta facendo più positiva. In Asia l’indice regionale ha prima guadagnato e poi perso, mentre lo yen si mantiene sopra quota 84 e si indebolirà ancora. Bisogna ricordare che nel corso di questi anni di crisi lo yen è la moneta che ha subito il più forte apprezzamento reale, e ora, con un’economia che è del 9% al disotto del livello di quando Shinzo Abe – il nuovo primo ministro – fu a capo del governo cinque anni fa, un aiuto per l’export si fa pressante.
L’euro è ancora elevato, a livelli di 1.32 mentre il dollaro australiano si è finalmente indebolito: il ministro del Tesoro Wayne Swann ha ufficialmente rinunciato a ottenere un surplus di bilancio nel 2013. Anche in Australia, l’austerità fine a se stessa sta perdendo sacralità e terreno.
Bloomberg
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