Il 4 maggio molti di noi potranno ricominciare a spostarsi, almeno per i motivi consentiti. Ma come? Uno dei grandi dilemmi della Fase 2 è infatti quello della mobilità e soprattutto dei mezzi di trasporto pubblici, che rappresentano il massimo grado di rischio per la diffusione del virus: ambienti chiusi, spesso stretti e il più delle volte sovraffollati. Per chi ha l’auto privata o si può muovere a piedi o in bici nessun problema, ma tutti gli altri? Lunedì 4 maggio infatti quasi 3 milioni di italiani torneranno a uscire di casa per lavoro (ma non solo, gli spostamenti in generale saranno maggiormente tollerati): la parola d’ordine continuerà ad essere la stessa e cioè distanziamento sociale, oltre che dispositivi di protezione come mascherine e guanti rigorosamente obbligatori.
“Il prossimo step mobiliterà tra i 2,7 e i 2,8 milioni di italiani”, ha detto il capo della task force Vittorio Colao. Ma lo stesso rifornimento di mascherine non è così scontato: il commissario Domenico Arcuri ha comunicato che attualmente vengono consegnate 4 milioni di mascherine al giorno, ma per la ripartenza del 4 maggio ne serviranno 7 milioni. E comunque non basterà.
AUTOBUS
I mezzi pubblici andranno sanificati e igienizzati costantemente, e dove possibile dovranno essere installati dispenser con soluzioni disinfettanti per i passeggeri. Potrebbe poi essere contingentata la vendita di biglietti per rispettare la distanza di almeno un metro fra le persone: nei bus ad esempio, non si potrà più stare in piedi tenendosi sugli scorrimano, ma solo stare seduti, salendo uno alla volta e solo dalle porte centrali e posteriori, per tutelare gli autisti.
Probabile inoltre che sia necessario attendere il bus in coda alla fermata mantenendo anche lì un metro di distanza fra i passeggeri in attesa. In alcune città, come Roma, si stanno predisponendo a bordo dei bus dei conta-passeggeri e l’aumento delle corse sulle linee più gettonate. Ci sono persino aziende private che hanno contattato società private di trasporto per organizzare servizi navetta riservati ai dipendenti, evitando di esporli sui mezzi pubblici.
METRO E TRENI
Distanza di almeno un metro sui treni per i passeggeri e il personale viaggiante, macchinisti compresi, o per chi ha rapporti col pubblico. Per il personale è previsto l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, il divieto di ogni contatto ravvicinato con i clienti, il monitoraggio di security delle stazioni e dei flussi dei passeggeri, nel rispetto della distanza di sicurezza prescritta. Restrizioni al numero massimo dei passeggeri ammessi nelle aree di attesa comuni e sospensione del servizio di accoglienza viaggiatori a bordo treno.
Anche qui ovviamente obbligo per i passeggeri di guanti e mascherine, e i mezzi devono essere giornalmente igienizzati, sanificati e disinfettati. In presenza a bordo di passeggeri con sintomi riconducibili al coronavirus dovrà essere immediatamente informata la Polizia ferroviaria e le autorità sanitarie. Chi a bordo ha febbre, rinite, febbre o congiuntivite deve immediatamente indossare la mascherina ed essere isolato. Sui treni dell’alta velocità è stato messo a punto un algoritmo per assicurare il distanziamento.
TAXI
Regole stringenti anche per i taxi, dove è vietato sedere accanto al conducente. A bordo, sul sedile posteriore, potranno salire solo due passeggeri. Diventerà obbligatorio un divisorio in plexiglass – per ora bloccato dalla burocrazia – con una apertura per consentire il pagamento e consegnare la ricevuta di pagamento. In caso di distanza inferiore a un metro il conducente dovrà indossare le protezioni. E, ancora, obbligo di sanificazione delle vetture.
AEREI
In aereo distanza di almeno un metro. Biglietti contingentati per osservare tra i passeggeri la distanza di almeno un metro. Gli addetti che dovessero entrare in contatto con i passeggeri dovranno indossare mascherine, guanti monouso e, su indicazione del medico competente, ulteriori dispositivi come gli occhiali protettivi. Si sta puntando anche alla separazione dei passeggeri tramite l’eliminazione dei posti intermedi. Allo studio c’è, inoltre, una sorta di scudo di plastica per separare i passeggeri.
NAVI
Evitare congestionamenti e affollamenti. Evitare i contatti fra personale di terra e personale di bordo e comunque mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Se non fosse possibile il personale dovrà presentarsi con guanti e mascherina e ogni altro ulteriore dispositivo di sicurezza ritenuto necessario. A bordo a disposizione di passeggeri e personale materiali per assicurare la corretta e costante igiene e pulizia delle mani, con distributori ad hoc di disinfettante con relative ricariche. Servizi di pulizia aumentati, anche mediante macchinari specifici che permettono di realizzare la disinfezione dei locali di bordo. Nelle unità utilizzate dai passeggeri e nei locali pubblici pulizia particolare di pulsanti, maniglie, o tavolini.