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Buono l’esito dell’asta di Bonos in Spagna in vista delle mosse di Draghi

IL TESORO DI SPAGNA FA IL PIENO PRIMA DELLA BCE

CASO NAGEL E FLOP FONSAI PESANO SU MEDIOBANCA

Pieno successo dell’asta spagnola a poche ore dalla conferenza stampa di Mario Draghi e dall’arrivo di Mario Monti a Madrid.

Il Tesoro iberico ha collocato più di 3 miliardi di euro di titoli di Stato con rendimenti in linea con il secondario, in leggera crescita rispetto alla precedente asta e in deciso calo rispetto ai massimi di luglio. Il biennale è stato assegnato al rendimento del 4,774% in forte contrazione rispetto ai picchi raggiunti il 24 luglio, quando i rendimenti dei titoli a due anni erano pari al 7,5%.

La tranche a quattro anni è stata collocata al 5,971%, quella a dieci anni al 6,647% in calo dal 7,5% dello scorso 24 luglio.

Lo spread Btp-Bund a dieci anni scende a 440 punti base (-13 bps) per un rendimento del titolo di Stato italiano al 5,78%. Siamo tornati sui minimi da un mese.

Partiti deboli, i listini passano in zona positiva: Londra +0,39% e Parigi +0,29%, Francoforte +0,31. Più cauta Milano +0,14% poco sopra la parità. Indice Ftse/Mib a quota 13947.

Standard & Poor’s, intanto, ha reso noto di avere confermato il rating massimo, la tripla ‘A’, sul debito a lungo termine della Germania.

Fra le blue chip milanesi brilla Telecom Italia, in rialzo dell’1,5% dopo i risultati del secondo trimestre in linea con le attese degli analisti. Il cda ha convocato l’assemblea dei soci per il 17 ottobre per proporre l’esercizio dell’azione sociale di responsabilita’ nei confronti dell’ex amministratore Riccardo Ruggiero, come gia’ comunicato durante l’assemblea di Telecom del 15 maggio. Ci sara’ invece una proposta di conciliazione con l’ex manager Carlo Buora (composizione di controversia ai sensi dell’art. 1965 cc) ovvero, in via subordinata e nel solo caso di non approvazione, la proposta dell’azione di responsabilità.

Al ribasso si distingue Mediobanca che scende del 2%, dopo un calo fino al 3,5%. Su Piazzetta Cuccia si sono addensati brutti nuvoloni: non solo l’amministratore delegato Alberto Nagel è indagato per ostacolo alle autorità di vigilanza, ma soprattutto è stato un flop l’aumento di capitale di Fondiaria-Sai.

L’operazione, garantita da un consorzio guidato da Mediobanca, si è chiusa con un inoptato pari al 32%. Fondiaria -Sai scende del 2,6% a 0,963 euro, sotto il livello di 1 euro a cui sono state emesse le nuove azioni dell’aumento di capitale. Unipol cade in ribasso del 3,1%, anch’essa sotto i 2 euro delle nuove azioni dell’aumento. Milano Assicurazioni scende del 2,5%.

Nel comparto assicurativo Generali sale dell’1,4%, dopo avere diffuso risultati del primo semestre leggermente migliori delle attese. L a compagnia ha chiuso il primo semestre con un utile netto che sale a 842 milioni di euro (+4,5%), oltre le stime di 810 milioni del consensus degli analisti, e con un risultato operativo stabile a 2,34 miliardi Il nuovo amministratore delegato, Mario Greco, presenterà un nuovo piano industriale nei prossimi mesi. La compagnia ha escluso l’arrivo di aumenti di capitale.

Banche deboli con l’eccezione di Unicredit +0,7%. Scendono Intesa -0,8%, MontePaschi -0,4%, Banco Popolare -1%.

Fiat scende dell’1,3%, Pirelli gira al rialzo +0,7%, Ubs ha pubblicato un report con nuovo giudizio buy di Ubs. Netta discesa di Enel Green Power che perde il 2,7%, Enel scende dello 0,5%, A2A -2,6%.

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