Cassa Depositi Prestiti (Cdp) e Poste Italiane hanno firmato un nuovo accordo per il servizio di raccolta del risparmio postale nel triennio 2018-2020. Lo rende noto un comunicato congiunto di Poste e Cdp sottolineando che nel triennio è prevista una remunerazione annua in favore di Poste Italiane compresa tra 1,55 miliardi e 1,85 miliardi, a fronte di obiettivi di raccolta concordati.
Il nuovo accordo – si legge nella nota – mira, “da un lato, a consolidare il ruolo dei Buoni Fruttiferi Postali e dei Libretti di risparmio postale fra i prodotti di punta per il risparmio degli Italiani e, dall’altro, a innovare e ampliare la gamma dei servizi offerti. CDP e Poste Italiane con questo Accordo intendono rilanciare il Risparmio Postale, con il riposizionamento di Buoni e Libretti, prevedendo maggiori investimenti per raggiungere una sempre più ampia platea di risparmiatori”.
La notizia ha spinto in forte rialzo il titolo di Poste Italiane in Borsa ed è stata accolta positivamente dagli analisti. Intermonte ha aumentato a ‘Outperform’ il giudizio, alzando da 6,8 a 7,2 euro il target price, grazie a un accordo i cui contenuti economici sono “ben al di sopra delle nostre stime e di quelle di consensus”. Valutazione “positiva” anche da parte di Kepler Cheuvreux, che aveva una previsione di incasso di 1,6 miliardi di euro, nella parte bassa del range.
Quando manca meno di un’ora alla fine dell’ultima seduta della settimana, a Piazza Affari l’azione vale 6,32 euro, con un guadagno che nella sola giornata di oggi è stato superiore al +3%, decisamente il dato più positivo dell’intero FtseMib che viaggia in territorio negativo a causa di Ferragamo e dei titoli bancari.