Molte saranno le novità introdotte dal Ministero dello Sviluppo economico per quanto riguarda l’utilizzo dei buoni pasto. Fra queste, buone notizie per gli agriturismi.
Agriturist, associazione che raccoglie gli agriturismi di Confagricoltura, conferma che sarà possibile utilizzare i buoni pasto anche negli agriturismi, negli spacci aziendali e nei farmer market. Si tratta senza dubbio di una buona opportunità di allargamento della clientela per queste tipologie di esercizio commerciale.
“I buoni pasto – ha sottolineato il presidente dell’associazione Cosimo Melacca – sono diventati da tempo una vera e propria forma di sostegno al reddito per le famiglie, usati per fare la spesa e non solo per consumare i pasti nella pausa lavoro. Poterli ‘spendere’ per la spesa agricola o per i pasti agrituristici negli esercizi che aderiranno, può essere cosa gradita ai produttori ed ai consumatori”.
“Ci auguriamo – ha proseguito il presidente Agriturist – che questa decisione possa essere un’opportunità in più per i consumatori per acquistare prodotti genuini direttamente dagli agricoltori e per degustare i piatti della tradizione con i capolavori dell’agricoltura. Vedremo se gli operatori non si faranno scoraggiare dai costi aggiuntivi del servizio e dalle lunghe attese per riscuotere le cifre anticipate”.
“Il provvedimento – ha concluso Agriturist – permetterà di spendere fino a otto buoni pasto in una volta a due milioni e mezzo di lavoratori, per un giro d’affari stimato in tre miliardi di euro. Gli agriturismi italiani sono oltre 23.000, mentre le aziende agricole che effettuano vendita diretta sono più di 260 mila.