Mercati prudenti in attesa dell’appuntamento clou della settimana previsto per le 14 e 30: l’andamento dell’occupazione Usa, che, in caso di rallentamento, potrebbe spingere la Fed a tagliare i tassi già entro ottobre. Piazza Affari cede attorno allo 0,1%, poco sotto i 21.300 punti. Nel secondo trimestre il Pil è aumentato dello 0,1% sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre del 2018. La variazione acquisita per il 2019 è pari a +0,1%.
Stesso andamento a Parigi, più debole Francoforte (-0,2%). L’Unione europea prenderà contromisure in risposta ai nuovi dazi statunitensi sulle merci europee, ha dichiarato il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas
Sotto la parità anche Madrid (-0,2%). In lieve rialzo Londra (+0,06%).
Continua, a fronte della minor propensione al rischio, l’apprezzamento del mercato obbligazionario: la tendenza coinvolge, assieme al bund decennale sceso a -0,59% anche il Btp che tratta a 0,79% di rendimento (-2 punti base), in prossimità dei minimi storici. In Germania le banche hanno cominciato ad applicare i tassi negativi ai conti correnti sia privati che aziendali in seguito al taglio del costo del denaro lo scorso settembre da parte della Banca centrale europea.
Il petrolio si avvia a chiudere una settimana al ribasso con un modesto incremento: Wti a 52,5 dollari al barile (+0,2%). Eni +0,6%. Poco mossa Saipem, che si è aggiudicata tre nuovi contratti assegnati da BP per lo sviluppo del giacimento di petrolio e gas Azeri-Chirag-Gunashli nell’offshore dell’Azerbaijan. Valore: 145 milioni di dollari.
Salgono le utility, in calo in avvio di seduta. Enel +1,1%. Spunti anche su Iren (+1,5%), Hera (+1,34%) e A2A (+1%) sulle indiscrezioni di una progressiva liberalizzazione del mercato elettrico.
Salini Impregilo (-0,6%) ritiene che Progetto Italia possa prendere vita entro Natale, data entro cui sarà pronto anche il nuovo piano strategico. È quanto spiegato dall’amministratore delegato Pietro Salini a margine dell’assemblea che ha dato il via libera all’aumento di capitale da 600 milioni relativo a Progetto Italia, l’operazione che dovrebbe portare all’acquisizione di Astaldi e alla creazione di un campione nazionale delle costruzioni partecipato da Cdp.
Frenano le banche nell’attesa di novità dai dati sul lavoro Usa. Giù Unicredit (-1%). Intesa in flessione (-0,5%). In luce Monte Paschi (+2%): l’Italia sta discutendo con Bruxelles la possibilità di liberare i due terzi dei crediti deteriorati dell’istituto. Per Equita “l’operazione faciliterebbe in modo determinante l’exit strategy del Tesoro da Mps che diventerebbe un target molto più appetibile”. Pausa nelle grandi manovre su Mediobanca (-0,25%).
In grande evidenza Stm (+2,34%) sotto la spinta di Apple che ha in programma di incrementare la produzione di iPhone 11. La jv franco italiana fornisce apparati per questo tipo di smartphone.
Scendono in Europa le società dell’automotive, le più esposte alle tensioni commerciali per le esportazioni, come Fca (-1,3%) e Pirelli (-3,4).
Giù anche Telecom (-1,85%), che amplia i ribassi a fronte del settore tlc europeo piatto.
Da segnalare Recordati (-0,8%) dopo il downgrade di Credit Suisse a ‘underperform’; secondo la banca il titolo è a premio del 22% in termini di p/e 2020 rispetto ai concorrenti.
Nell’Aim va in scena la crisi del Fatto Quotidiano che accelera in ribasso del 5%, toccando il nuovo minimo storico a 0,59 euro. Il titolo è sbarcato al segmento AIM lo scorso aprile a 0,72 euro per azione, la perdita sfiora il -20%. La capitalizzazione di borsa scende sotto i 15 milioni di euro.