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Btp Più: rendimento, cedole, tasse e la nuova opzione put. Quali sono i vantaggi? Ciò che c’è da sapere per l’emissione del 17 febbraio

Dal 17 febbraio l’emissione del Btp Più, il nuovo titolo di Stato destinato ai piccoli risparmiatori. Tra vantaggi (fiscali soprattutto) e novità, tutte le informazioni

Btp Più: rendimento, cedole, tasse e la nuova opzione put. Quali sono i vantaggi? Ciò che c’è da sapere per l’emissione del 17 febbraio

“Un investimento al sicuro e sempre in forma”: è così che il ministero del Tesoro sta pubblicizzando il nuovo Btp Più, un titolo di stato rivolto ai piccoli investitori che partirà lunedì 17 febbraio e proseguirà fino al 21 (alle ore 13) salvo chiusure anticipate. Il Tesoro ha l’obiettivo di raccogliere circa 14 miliardi di euro, secondo una previsione di Reuters. Ma si potrebbe aggiungere: più lo tieni più guadagni.

La novità del Btp Più: la nuova opzione put, come funziona

Nell’ampia gamma di Btp Valore che sono stati emessi finora, questo Btp Più ha una novità importante: la cosiddetta opzione put, cioè la possibilità di avere il rimborso anticipato dopo soli 4 anni, quindi nel 2029, senza attende l’intera durata del titolo che ha scadenza finale dopo 8 anni: scaduti i 4 anni infatti si potrà decidere se si vorrà recuperare interamente l’ammontare investito oppure solo una parte (per lotti da 1.000 euro, come per l’investimento) con il rimborso del capitale, a prescindere dall’andamento di mercato del titolo. Basterà comumicarlo alla banca o all’ufficio postale a gennaio 2029.

La facoltà di rimborso anticipato è consentita solo per chi acquisterà il titolo nel periodo iniziale di collocamento, e non successivamente sul mercato. In ogni caso, il titolo potrà essere in qualsiasi momento ceduto interamente o in parte prima della sua scadenza, senza vincoli, alle condizioni di mercato.

Il titolo viene acquistato alla pari e senza commissioni durante i giorni di collocamento, fermi restando i costi di gestione del conto titoli o del trading online richiesti e concordati con la propria banca dove presenti.

Btp Più: rendimento, cedole e meccanismo step up

Le cedole fisse saranno pagate ogni tre mesi sulla base di un meccanismo “step up” in due fasi di quattro anni ciascuna, con una maggiorazione nella seconda fase, inglobando così quel premio fedeltà che aveva caratterizzato le scorse edizioni, solitamente riservato a chi acquista nei giorni dell’emissione e mantiene il Btp in portafoglio fino alla scadenza. Tale meccanismo, reso noto venerdì, prevede un tasso del 2,80% annuo per i primi quattro anni e del 3,60% annuo per il periodo successivo, dal quinto all’ottavo anno, con un piccolo premio rispetto ai Btp ordinari. Al termine del collocamento, il Tesoro renderà noti i tassi definitivi, che potranno essere confermati o rivisti, solo al rialzo, in base alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato anche il codice ISIN del Btp Più durante il periodo di emissione, che sarà IT0005634792

Btp Più: come si compra

Come per gli altri Btp Valore, gli investitori retail potranno sottoscrivere i nuovi Btp Più direttamente dalle proprie postazioni online o dalla propria banca o ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli. Con questi tipi di Btp il Mef punta ad aumentare la quota di debito pubblico (che ha raggiunto complessivamente i 3.000 miliardi) detenuta da famiglie e imprese non finanziarie, vista come una protezione alle volatilità dei mercati internazionali.

I vantaggi fiscali: tasse e Isee

Proprio per venire incontro ai piccoli risparmiatori, il governo ha introdotto un decreto che consente alle famiglie di escludere dal calcolo dell’Isee i titoli di Stato fino a 50.000 euro. Inoltre anche per questo titolo la tassazione è agevolata al 12,5% (invece del 26%) e sarà esente dalle imposte di successione.

l predecessori del Btp in quattro tornate fra 2023 e 2024 hanno raccolto 65 miliardi di euro divisi in 2,34 milioni di contratti di acquisto: numeri che hanno portato in due anni (dati di novembre) da 257 a 426 miliardi il debito pubblico nei conti deposito di famiglie e istituzioni non finanziarie italiane (+65,8%), e ha alzato la loro quota dal 9,3% al 14,3% del passivo totale italiano.

Il collocamento avrà luogo sulla piattaforma Mot (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di tre banche dealers: Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

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