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Btp, oggi nuovo test per il Tesoro. Partenza ok in Asia e avvio alla grande per Piazza Affari

Nuova prova per i titoli di Stato, ancora più difficile: dopo i Bot, di scena i Btp – Ieri, comunque, il declassamento dell’Italia da parte di S&P si è sentito poco – Wall Street in equilibrio e Asia in ripresa, favorita dalle parole di Bernanke, che ha definito “necessaria” la politica monetaria – Anche Piazza Affari parte in rialzo – Asta fredda per Rcs

Btp, oggi nuovo test per il Tesoro. Partenza ok in Asia e avvio alla grande per Piazza Affari

BTP, OGGI NUOVO TEST PER IL TESORO
DOLLARO GIU’, FUTURES IN VOLO

Nuova prova per il Tesoro, ancor più difficile: stamane verranno offerti da 3 a a 3,5 miliardi del Btp triennale maggio 2016, 1-1,5 miliardi del trentennale settembre 2044 e, infine, 1-1,5 miliardi del Ccteu novembre 2018. Le previsioni sono per un aumento dei rendimenti inferiore al mezzo punto.

Sul finale della seduta di ieri, infatti, il Btp triennale, assegnato il mese scorso a rendimento lordo di 2,38% sul secondario viaggiava in area 2,32%, mentre il trentennale, collocato a maggio via sindacato al 4,985%, offriva in chiusura un tasso di 5,20%.

Ieri, comunque, la diga ha tenuto, nonostante l’accumuli i fattori negativi, interni ed internazionali: il taglio del rating da parte di S&P; la turbolenza del quadro politico interno; il rally del prezzo del petrolio e le tensioni sulla congiuntura cinese.

Il mercato italiano ha superato la prova con ribassi frazionali.

Sul mercato dei titoli di Stato, il declassamento si è sentito poco, il Tesoro ha collocato ieri tutti i 9,5 miliardi di euro di Bot a 3 e 12 mesi messi stamattina in asta.

Il Btp a 10 anni rende il 4,46%, lo spread sale a quota 282 (+7 punti base).

Per paradosso hanno sofferto di più i Bonos spagnoli. Moody’s e S&P’s collocano Madrid a un passo dal comparto speculativo, e che è quindi considerata dagli analisti la più esposta alla perdita nei prossimi mesi dello status di ‘investment grade’ necessario per permanere all’interno dei ‘bond index’ usati dagli investitori. Nella seduta di ieri il rendimento del decennale di Madrid è salito fino al 4,80% dal 4,68% del finale di seduta.

Stesso copione in Piazza Affari.

L’indice Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,74%.

Meno pesanti le variazioni negative delle altre borse europee. Londra -0,3%, Parigi -0,2%, Francoforte -0,1%, Madrid-0,3

BERNANKE COLOMBA, IL GIAPPONE E’ RISORTO

Wall Street in equilibrio, Asia in ripresa, Tokyo in lieve flessione.

Dopo la chiusura dei listini europei, mentre la finanza italiana tirava le somme di una giornata vissuta all’insegna del pericolo (taglio del rating da parte di S&P, rishio Aventino in Parlamento), i riflettori della finanza globale si sono concentrati su tre eventi:

A) la pubblicazione delle minute del vertice della Fed del 18-19 giugno;

B) la prima uscita pubblica, in serata, di Ben Bernanke dopo la sciagurata conferenza stampa del 19 giugno;

C) Il comunicato di chiusura del meeting della Bank of Japan.

In sintesi:

A) La lettura delle minite della riunione della Fed non ha sciolto i dubbi sulle scelte della banca centrale americana. Semmai li ha accresciuti. Tre o quattro (“several” nel testo originale) membri del Fonc avrebbero voluto bloccare il QE a giugno. Gli altri (“several”) hanno votato per prolungare gli acquisti. Circa la metà dei componenti del Federal Open Market Commettee, si aspetta lo stop al piano di acquisto di Treasury e bond ipotecari (quantitative easing) alla fine del 2013. L’altra metà è dell’idea, invece, mette in guardia contro una svolta troppo repentina.

B) La novità sta nell’atteggiamento del presidente Ben Bernanke. Ieri sera, il banchiere ha dichiarato che: “L’attuale politica monetaria espansiva è ancora necessaria”.

C) Per la prima volta dopo due anni la Bank of Japan si spinge a dire che “la ripresa è cominciata”. A sostegno della tesi viene ccitato il dato sugli ordinaivi delle macchine utenili: +10,5% a maggio.

Ecco le razioni dei mercati: Wall Street quasi immobile: Dow Jones -0,06%, S&P +0,02% e Nasdaq + 0,47%.

Le dichiarazioni di Bernanke, arrivate a listini chiusi, hanno favorito le quotazioni azionarie nel dopo Borsa con un forte aumento dei futures sull’indice S&P nell’rdine dell’1% la marcata discesa del dollaro (tratta a quota 98,89 yen a Tokyo).

Lo yen forte, accompagnato dalla conferma che la Boj non aumenterà gli stimoli sui mercati hanno provocato un calo della Borsa che segna -0,40% ad un’ora dalla chiusura.

ASTA FREDDA PER RCS. POPOLARI IN FERMENTO

A soffrire di più in Piazza Affari le conseguenze del dopo rating è stato il comparto bancario.

Sotto tiro le due grandi banche di sistema, colpite direttamente dal taglio del debito sovrano dell’Italia e frenate dai dati diffusi da Banca d’Italia. Le sofferenze del sistema bancario sono salite in maggio del 22,3% sullo stesso mese dell’anno precedente, livello massimo dal 1988, anno di inizio della rilevazione. I depositi sono saliti del 7,1% da +7,2% di aprile.

Unicredit-1,9%, Intesa -2%.

Ma dopo un avvio in forte calo, le banche popolari hanno preso quota dopo che il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha detto che devono trasformarsi in società per azioni. Banco Popolare +0,2%,Pop.Milano +5%, Ubi+0,9%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -0,1%.

Tra i titoli in calo, Generali – 2,3% ha scontato il collocamento dell’1% del capitale per finanziare la salita al 100% della controllata tedesca. Mediobanca è rimbalzata dell’1,2%.

Vola Fiat +4,5%. La società ha comunicato di avere emesso obbligazioni per un ammontare nominale di 850 milioni di euro, con scadenza ottobre 2019. La richiesta è stata pari a 3 miliardi. Fuori dal paniere principale, Brembo +2,5%, si è spinta su nuovi record storici.

Rcs -3,5% . Nell’asta sui diritti inoptati dell’aumento di capitale è stato assegnato ieri solo l’1%. Oggi si riparte con criteri meno rigidi sui rezzi di assegnazione, come prevede il regolamento.

Fiat, su richiesta della Consob, ha confermato il carattere strategico della partecipazione in Rcs Mediagroup, ribadendo quindi le affermazioni rilasciate di recente dall’a.d. del gruppo Sergio Marchionne. Fiat, prosegue la nota, ritiene di aver fatto sempre con rigore, disciplina e trasparenza la propria parte, quale uno degli azionisti di rilievo, nel contribuire alla stabilita’ finanziaria di questa importante societa’ italiana quotata.

Tiene il lusso : Ferragamo +0,4%, Tod’s +1%,Cucinelli+1,2%.

Enel-1,7%,: la società ha deciso di accantonare, almeno fino alla fine dell’estate, il progetto, già in precedenza rinviato, di emettere un bond a lunghissima scadenza.

In rosso anche Finmeccanica -2,1%, Telecom Italia -1,8% ed Eni-0,2%.

Seat ha annunciato che il Tribunale di Torino ha dichiarato aperte le procedure di concordato preventivo di Seat Pagine Gialle. Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di Torino, disposta la riunione delle due procedure, ha nominato Giudice Delegato Giovanna Dominici e Commissario Giudiziale Enrico Laghi di Roma. Le adunanze dei creditori sono state fissate per il giorno il 30 gennaio

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