Domani Lch Clearnet alzerà i margini richiesti sui Btp italiani dal 3,5 al 5%. Si tratta della quota addizionale di deposito che i clienti che trattano i titoli italiani devono versare. Lo comunica la stessa società britannica seconda per importanza al mondo che gestisce la stanza di compensazione per le transazioni internazionali di titoli obbligazionari. La decisione ha contribuito a infiammare il mercato obbligazionario dell’Italia. Lo spread sui Btp decennali è arrivato stamattina al nuovo record siderale di 569 punti base, mentre i rendimenti si sono spinti fino al 7,4%.
Il margine iniziale sui nostri bond trai 7 e i 10 anni sale così dal 6,65 all11,65%. Il livello dei margini è modulato in relazione alla durata del titolo. Per la scadenza a tra 1,25 e 2 anni il margine sul debito italiano è stato elevato al 6,50, per quella tra i 15 e i 30 anni al 20%.
Il margine richiesto per il debito italiano supera ora quello indicato per le stesse scadenze del debito spagnolo (8,53% fra 7 e 10 anni, 2,40% fra 1,25 e 2 anni e 17,50% fra 15 e 30 anni). Una decisione simile era stata presa da Clearnet anche sul debito di Portogallo e Irlanda, paesi che poco dopo sono stati costretti a chiedere aiuti europei.