Con un’inflazione galoppante l’offerta del Tesoro di una nuova emissione Btp Italia indicizzato ai prezzi al consumo nazionali sembra cadere opportuno per chi vuole proteggere il suo capitale dall’erosione.
L’offerta partirà il prossimo 14 novembre per un titolo della durata di 6 anni. L’attenzione è per il prezzo minimo garantito che verrà comunicato il prossimo 11 novembre perchè occorre valutare al meglio le prospettive di inflazione che in settembre ha mostrato un aumento su base mensile dello 0,3% e su base annua dell’8,9% dall’8,4% delmese precedente.
Btp Italia nuova emissione: le caratteristiche
Il Tesoro torna per la seconda volta in un anno ad offrire il suo Btp Italia. Le caratteristiche del titolo sono sostanzialmente in linea con quelle delle precedenti emissioni, dice il Ministero dell’Economia e in particolare – fattore che rende il titolo particolarmente appetitoso – sarà replicato il doppio premio fedeltà all’8 per mille per coloro che mantengono il titolo fino alla scadenza. Rispetto all’emissione di giugno (scadenza 2030 che prezza attorno a 97,8 centesimi), con scadenza a otto anni, la durata sarà leggermente inferiore, fissata a sei anni, cioè fino al 2028.
Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi: la prima fase si svolgerà da lunedì 14 fino a mercoledì 16 novembre, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail). La seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 17 novembre e sarà riservata solo agli investitori istituzionali. I tassi minimi garantiti saranno comunicati l’11 novembre. Il Dipartimento del Tesoro del Mef fornisce tutte le informazioni su calcolo cedole, esempi di calcolo e meccanismo di indicizzazione.
Come per le precedenti emissioni, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere il BTP Italia ovunque si detenga un conto titoli, in banca o presso gli uffici postali anche utilizzando il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading. Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo e Unicredit, le due banche dealer.
Quanto sarà conveniente il prossimo Btp Italia ?
Quando si acquista un titolo indicizzato all’inflazione la prima domanda da porsi è: quanto mi aspetto che i prezzi saliranno negli anni corrispondenti alla durata del titolo?
Gli economisti, e persino le banche centrali, sono divisi. Da una parte ci sono prospettive di rialzo dei tassi da parte delle Banche centrali per frenare la corsa dei prezzi. Ma dall’altra alcuni iniziano a segnalare i primi sintomi di rallentamento dell’economia a partire dal calo del prezzo del gas o del rame che potrebbero portare a un calo dell’inflazione, quanto meno dai picchi visti finora.
“Al momento abbiamo visto un andamento dell’inflazione in continua salita, ma siamo certi che continuerà così per tutti questi 6 anni di durata del titolo?” si domanda un dealer del mercato primario “bisogna vederre quanto l’economia reggerà a questa inflazione o se ci sarà un rallentamento o una recessione economica, perchè allora anche i prezzi dovranno cedere per forza”.
Altra cosa da valutare sono gli altri Btp già sul mercato secondario non indicizzati all’inflazione di pari durata che hanno comunque cedole molto interessanti. Un Btp a 6 anni non indicizzato offre un rendimento attorno al 4,20% in linea con le cedole dei Btp Italia già emessi. “Per questo sarà importante – per valutare la piena opportunità dell’investimento, che comunque è opportuno, il prezzo minimo garantito che verrà dichiarato” dice un altro dealer.
Tale prezzo minimo verrà comunicato dal Teso il prossimo 11 novembre.
Btp Italia 14 novembre:è l’emissione numero 18. In giugno raccolti 9,4 mld
I Btp Italia sono gli unici titoli di Stato italiani indicizzati al tasso di inflazione nazionale. Ogni sei mesi pagano interessi a tasso fisso sul capitale rivalutato all’inflazione del semestre di riferimento, sulla base dell’indice Istat sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (Foi) con esclusione dei tabacchi.
Quella di novembre rappresenta la diciottesima emissione di questa tipologia. L’ultima risale allo scorso giugno qunado la raccolta era stata di 9,4 miliardi. Nel 2020 la raccolta per lo più destinata a combattere l’emergenza Covid era stata di 22,3 mld.
Occhio al comportamento di investitori sul debito italiano
L’attenzione va ovviamente al debito pubblico italiano in generale che resta sempre il punto più debole del nostro paese visto l’ammontare monster di 2.758 miliardi di euro ad agosto seconda dati Bankitalia, pur in calo di 13 mld dal mese precedente, ma in rialzo di circa 45 mld rispetto a un anno prima. Ma soprattutto l’attenzione è per la sostenibilità di tale debito, con l’attenzione agli investitori.
Nelle tabelle sui saldi Target2 nella pubblicazione di Bankitalia “Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero” emerge che fra settembre 2021 e agosto 2022 gli investimenti di portafogli esteri in titoli pubblici italiani sono diminuiti di quasi 100 miliardi di euro: il saldo dei 12 mesi ad agosto indica infatti un deflusso netto di 99,767 miliardi, mentre nel solo mese di agosto gli investitori esteri hanno disinvestito 6,9 miliardi di titoli del settore pubblico italiano