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Btp Italia, la prima giornata è un flop: ordini col contagocce

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Vita dura per i titoli di Stato Italiani, compresi quelli che fino a ieri non avevano mai deluso.

Parte male la 14esima emissione del nuovo Btp Italia con scadenza 2022. La prima giornata di offerta, destinata agli investitori retail, conferma il periodo di difficoltà che tutti i bond tricolori stanno vivendo a causa dell’incertezza politica che affligge il Paese e della battaglia con l’Unione Europea che il Governo Lega-M5s ha deciso di intraprendere sulla Manovra.

Nessun allarmismo: si tratta solo della prima giornata di emissione e fino al 21 novembre (il 22 toccherà agli istituzionali) c’è ancora tutto il tempo necessario per recuperare, ma la partenza fredda non lascia ben sperare. I dati parlano chiaro: nella prima giornata di emissione il Btp Italia ha raccolto sottoscrizioni per 481 milioni di euro con circa 15mila contratti, una cifra che rappresenta un terzo di quanto il Mef aveva incassato nell’emissione precedente (maggio 2018), quando alla fine del primo giorno di offerta del titolo scadenza maggio 2026 aveva raccolto sottoscrizioni per 2,3 miliardi. 

ministro dell’Economia e delle Finanze

“C’è poco da dire, l’accoglienza finora è stata piuttosto fredda”, dice a Reuters un dealer da Milano. Un secondo dealer sottolinea come per l’Italia sia una settimana delicata anche per l’evoluzione del confronto con Bruxelles sulla manovra.

“Quest’anno il valore dei titoli di Stato italiani è sceso di circa il 20%, perdite che rendono più prudenti le famiglie”, ha ricordato un’analista parlando con l’agenzia di stampa.

Anche il Btp Italia, strumento ideato nel 2012 proprio allo scopo di veicolare il risparmio nazionale sui nostri titoli di Stato, sembra dunque diventato una scommessa rischiosa per gli investitori.

Da sottolineare che le notizie negative sulla prima giornata di emissione del Btp Italia non sono le uniche arrivate oggi. In mattinata Bankitalia ha diffuso infatti i dati relativi alla bilancia dei pagamenti, certificando come a settembre, nonostante un netto rallentamento, la fuga degli investitori esteri dai nostri Btp sia continuata. “A fronte di investimenti diretti in Italia sostanzialmente nulli i non residenti hanno venduto titoli di portafoglio italiani per 1,6 miliardi (di cui 1,5 in titoli pubblici)”, scrive via Nazionale.

Nei primi 9 mesi dell’anno, le vendite di titoli di Stato da parte di investitori esteri hanno raggiunto i 26,4 miliardi di euro.

Nel frattempo lo spread ha raggiunto quota 318 punti base, mentre i rendimenti sui bond decennali sono saliti al 3,562%.

(Ultimo aggiornamento: ore 18.290 del 19 novembre)

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