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Btp in dollari: al via la terza emissione

Il Mef ha affidato la nuova emissione dual-tranche a Citigroup, Deutsche Bank e Morgan Stanley. Il collocamento a tasso fisso introduce la scadenza a tre anni oltre quella a trenta

Btp in dollari: al via la terza emissione

Al via la terza emissione in dollari da parte del Tesoro. Il collocamento, che arriverà “nel prossimo futuro” e in base alle condizioni di mercato, è in formato SEC-Registered Global a tasso fisso con scadenza a 3 e 30 anni, più precisamente il 6 maggio 2024 e il 6 maggio 2051.

Dopo il successo dell’ultima asta di Btp Futura, leggermente al di sotto delle due precedenti, chiuse con ordini per 5,7 miliardi nel novembre del 2020 e per 6,1 miliardi nel luglio 2020, il Ministero dell’Economia e delle Finanze lancia il terzo Btp in dollari e affida l’incarico come lead manager per questa emissione in dollari a Citigroup, Deutsche Bank e Morgan Stanley. I proventi derivanti potranno essere utilizzati per necessità generali, anche per la gestione del debito.

Si tratta della terza emissione in dollari dopo la complessa chiusura, durata un decennio, del quadro regolatorio con le autorità americane. A metà novembre dello scorso anno, l’ultima emissione aveva raccolto tre miliardi con un titolo a 5 anni e un rendimento lordo in dollari dell’1,322%. Gli investitori furono principalmente europei, attratti dalla prospettiva di diversificare il proprio portafoglio

La nuova emissione dual-tranche arriva dopo che il governo ha varato uno scostamento di bilancio da 40 miliardi per finanziare la ripresa economica post Covid-19 e la campagna di vaccinazione. Nel frattempo il debito pubblico nel nostro Paese ha toccato un nuovo record lo scorso febbraio: con un aumento di 36,9 miliardi di euro rispetto al mese precedente. Lo ha comunicato il 15 aprile la Banca d’Italia, che ha anche aggiornato al rialzo il debito pubblico registrato a fine 2020, più alto di 4,1 miliardi di euro, pari al 155,8% del Pil.

Inoltre, lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in deciso rialzo (105,8 punti base al 26 aprile 2021), sui livelli dello scorso marzo, ma anche il rendimento decennale italiano risale allo 0,8%, in crescita rispetto a alla chiusura di venerdì scorso (0,77%) e oltre il doppio in confronto ai titoli analoghi degli altri Paesi Ue. In aumento anche i Btp trentennali che raggiungono il massimo dallo scorso settembre: 4,2 punti base all’1,84%.

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