L’attesa è finita e il pubblico applaude. Il Tesoro ha chiuso il collocamento del primo Btp Green italiano, fissandone in 8,5 miliardi di euro l’ammontare. Gli ordini hanno superato quota 80 miliardi di euro, quasi 10 volte l’importo emesso. Un successo per il primo titolo di Stato verde emesso dall’Italia.
Si tratta di un Btp con scadenza 30 aprile 2045, offerto con un rendimento in area 12 punti base oltre il rendimento del BTp con scadenza marzo 2041. La guidance iniziale era di 15 punti.
Il Tesoro ha affidato a a BNP Paribas, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan e NatWest Markets il mandato per il collocamento sindacato del primo BTP Green. Gli incassi serviranno per finanziare “le spese sostenute dallo Stato a positivo impatto ambientale così come previsto dalla legge di bilancio per il 2020”, fa sapere il ministero dell’Economia attraverso una nota nella quale si sottolinea anche che “il nuovo Btp Green viene emesso nell’ambito del Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green pubblicato lo scorso 25 febbraio 2021 e contribuirà quindi agli obiettivi ambientali e alla più ampia strategia di sostenibilità dell’Italia, secondo le modalità illustrate nello stesso documento”.
Il debutto dell’Italia nel mercato dei green bond era atteso da mesi. Il nostro Paese entra dunque di diritto nel novero degli Stati europei che hanno emesso obbligazioni verdi insieme a Germania, Francia e Paesi Bassi. Nel 2021 sono attese emissioni da parte di Spagna, Regno Unito, Danimarca, Ucraina e Slovenia. Nel secondo trimestre di quest’anno inoltre dovrebbe scendere in campo anche l’Unione europea che inizierà a emettere obbligazioni verdi per un importo stimato di 225 miliardi.
Ricordiamo che secondo NN Investment Partners, nel 2021 le nuove emissioni di green bond potrebbero crescere del 50%, “portando il totale del mercato globale delle obbligazioni verdi a mille miliardi di euro”.
(Ultimo aggiornamento: ore 15.55 del 3 marzo).