Rallenta la corsa delle Borse europee, a causa della frenata dei prezzi dei titoli petroliferi e delle materie prime. A Milano l’indice Ftse Mib scende dello 0,58% a quota 22434. In calo anche Parigi -0,73%, Francoforte -0,78%. Fanno peggio Londra -0,97% e Madrid -1,12%.
L’effetto Qe procede, forse più rapidamente del previsto. Scende l’euro a nuovi minimi sul dollaro:il cambio è 1,074, da 1,085 di ieri, minimo degli ultimi 12 anni (aprile 2003). Sul fronte dei titoli di Stato dell’eurozona si verifica una catena straordinaria di nuovi minimi: il rendimento del Btp a 10 anni è sceso all’1,22%, dall’1,27% di ieri. Lo spread con il Bund è a quota 93 visto il contemporaneo rafforzamento del Bund, che rende lo 0,28%,. In calo anche il Bono spagnolo a 1,20% e l’Oat francese a 0,5%.
Continua la discesa dell’oro, scambiato a 1.158 dollari l’oncia (-0,7%) nella settima seduta consecutiva di ribasso. Il greggio è in calo: Brent a 57,9 dollari al barile (-0,9%), Wti a 49,6 dollari (-0,6%). Eni scende dell’1%, Tenaris -1,8%, Saipem -1,5%.
Tra i titoli industriali brilla Pirelli +2,1%; Equita Sim ha alzato il target price da 14 a 15,5 euro. Nel report si ipotizza una partnership nei veicoli industriali con un socio asiatico, mossa preliminare ad uno spin off che potrebbe trasformare la multinazionale della Bicocca in una spa concentrata sui mercati consumer premium. In tal caso la valutazione potrebbe avvicinarsi ai multipli di Nokian, attorno ai 18 euro.
Corre Finmeccanica + 2,4% dopo l’audizione di ieri dell’a.d. Mauro Moretti al Senato, dove il manager ha annunciato un risultato netto ordinario 2014 migliore di 700 milioni di euro rispetto al 2013.
Nell’automotive positiva Fiat Chrysler +0,2%. Brilla Brembo +3%. Banca Imi ha alzato il target da 34 a 45 euro (rating buy). In netto ribasso Cnh Industrial -2,3%.
Il titolo migliore del paniere Ftse Mib è Yoox, davanti a Stm +2,1%: Citigroup ha rivisto al rialzo il target price portandolo a 9,5 da 7,5 euro.
In rialzo dopo la trimestrale anche Campari +2%. Su Piazza Affari pesa il rallentamento del comparto bancario, con gran parte degli istituti di credito passati in territorio negativo. Si mantengono in rialzo solo Bper +1,5% e Pop Milano +0,7%.
In ribasso Mps -2%, seguita da Ubi -1,4%. Unicredit scende dello 0,5%, Intesa -0,4%.
