Per i BTp si annuncia un periodo di rendimenti ancora in calo dopo le misure decise oggi dalla Bce: saranno segnati nuovi minimi rispetto a quelli già toccati nel corso del 2014. E’ questa la valutazione degli operatori di mercato interpellati da Radiocor che prevedono nelle prossime settimane una ulteriore discesa dei rendimenti, anche se moderata.
Un’eventuale accelerazione al ribasso, capace di spingere lo spread BTp/Bund verso la soglia dei 100 punti base, è ipotizzabile solo nel caso in cui la Bce decida di utilizzare anche l’ultimo e più decisivo strumento a disposizione dell’Eurotower per allontanare il rischio deflazione e rilanciare la crescita nell’Eurozona: gli acquisti di titoli Stato all’interno di un piano di Quantitative easing.
Tassi bassi rappresentano, naturalmente, un vantaggio per le casse del Tesoro. Per quest’anno i giochi sono ormai quasi fatti, visto che il ministero guidato da Pier Carlo Padoan ha completato circa il 77% delle emissioni sul medio e lungo termine (251 miliardi contro i 280 miliardi annunciati). Nei primi 8 mesi dell’anno il costo medio di emissione si è ridotto all’1,4% (lo 0,5% per i BoT e poco più del 2% sulle scadenze medio-lunghe). Si tratta di un miglioramento di circa 60 punti base rispetto alla media del 2013: un dato che, con queste premesse, è comunque destinato a migliorare nel 2015.