BTP 15, OGGI IL TEST Più DIFFICILE PER IL TESORO
CINA, LA BOLLA DEL MATTONE FRENA SHANGAI
Il primo ostacolo è stato superato: il Tesoro ha collocato senza problemi 7,7 miliardi di Bot annuali all’1,28%, rendimento in rialzo dall’1,09% del mese precedente. I riflettori sono puntati adesso sull’asta di oggi che riguarda 2 miliardi di Btp a 15 anni, scadenza ben più impegnativa.
Sul mercato, comunque, regna una calma perfino sorprendente, vista la situazione politica del Bel Paese: il Btp a 10 anni ha chiuso la giornata a un rendimento del 4,58% con spread con il Bund a 310, invariato rispetto alla vigilia.
In un mese circa il differenziale dei rendimenti su tutte le scadenze tra Italia e Spagna si è ridotto di circa 100 punti base. Sulla scadenza a 10 anni è passato da 100 a 10 punti base. Su quella più breve, a 2 anni, è ancora intorno a 40 punti base, era a 140. Ma sulla scadenza più lunga, 30 anni, il differenziale è ormai azzerato (292 punti base nei confronti della Germania). Segno che il mercato riconosce a Italia e Spagna lo stesso potenziale di risanamento dei conti pubblici nel lungo periodo.
Intanto continua, inesorabile, la frana di Piazza Affari -0,4% La Borsa di Milano continua a essere il fanalino di coda tra i grandi listini. Le Borse di Londra e Parigi sono salite dello 0,1%, Francoforte -0,2%
GLI ALTRI INDICI
Continua la ritirata delle Borse asiatiche. Tokyo -0,3% arretra in coincidenza con il rimbalzo dello yen: l’opposizione ha annunciato che voterà contro la nomina a governatore di Haruhiko Kuroda, fautore della politica della svalutazione.
Più pesante la frenata di Shanghai -1,2% e Hong Kong -0,64%. Pesano le vendite sui titoli dei grandi costruttori, a conferma della crisi del settore. Le autorità di Shenzhen hanno vietato aumenti di prezzo per le case di nuova costruzione.
Oggi i mercati aspettano conferme dei segnali di risveglio dell’economia americana. Riflettori accesi perciò sull’andamento dei consumi (vendite al dettaglio) di febbraio, previsto dagli economisti in crescita dello 0,5%.
A New York a fine seduta il Dow Jones ha chiuso a +0,02% è invariato, S&P -0,24%, Nasdaq -0,32%.
L’assalto al nuovo record di S&P è rinviato. Alla vigilia del lancio dell’ultimo smartphone di Samsung Apple arretra del 2,2%.
Fra le blue chip, Boeing sale dell’1,5% e si porta sui massimi dal 2008: l’allungo di oggi è da mettere in relazione alle indiscrezioni della stampa irlandese su un maxi ordine da 200 aeroplani arrivato da Ryanair.
INSIDE PIAZZA AFFARI
Buona reazione del mercato ai conti di Banca Intesa + 0,5%.
Contrastate le altre banche: Unicredit è scesa dell’1,5%, Mediobanca -1,9%, Banca Popolare di Milano -2,2%.
Fra le blue chip italiane il titolo migliore è stato Saipem, salito del 5,3%. Secondo la stampa specializzata internazionale, la società potrebbe aggiudicarsi commesse molto importanti in Kuwait. La controllante Eni è salita dello 0,7%. Domani è previsto un incontro con gli analisti.
Il prezzo del petrolio è stabile per quanto riguarda il Brent, a 110 dollari al barile. Wti in rialzo a 93 dollari (+1,1%).
Fra le utility è scesa Enel -2,1%. Enel Green Power ha perso lo 0,9% dopo avere annunciato un risultato del quarto trimestre 2012 inferiore alle attese degli analisti.
Giornata negativa per gli industriali. Pirelli è scesa del 4,2% dopo i risultati.
Capitombolo di StM -4,6% dopo che sono riemersi dubbi sulla capacità del gruppo di uscire dalla joint venture St-Ericsson.
Fiat ha perso il 2,5%. Ieri la società ha collocato un bond scadenza 5 anni per 1,25 miliardi: il rendimento è stato fissato al 6,625% dopo una richiesta 5 volte superiore all’offerta, a prima dopo il declassamento di Fitch. Fiat Industrial -1,9%.
Balzo di Telecom Italia che è salita dell’1,8%. Potente rimbalzo di Mediaset +5%.
Giornata di realizzi per il lusso: Tod’s -1,4% ben più pesante la casuta di Ferragamo -4,4%: su entrambe è intervenuta SocGen con un giudizio sell. Cucinelli è scesa del 3,