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Bruxelles promuove le privatizzazioni italiane: “Ma servono anche misure strutturali per il debito”

La Commissione europea ha accolto in modo favorevole il piano di privatizzazioni annunciato dall’Italia, che dovrebbe essere in grado di ridurre il debito pubblico “molto elevato” rispetto al Pil. Lo ha riferito il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn, Simon O’ Connor, precisando che “quando avremo i dettagli li esamineremo e prenderemo in considerazione questi annunci nella nostre previsioni economiche invernali, verso febbraio”.

In ogni caso, le privatizzazioni sono interventi una tantum, perciò “rimane la necessità di misure strutturali – ha proseguito O’Connor –, in base al nostro parere pubblicato la scorsa settimana, che resta valido”. 

Rehn aspetta quindi di poter esaminare anche i dettagli della spending review annunciata dal governo Letta: “Sappiamo che l’Esecutivo ha avviato la procedura e attendiamo di avere più dettagli prima di pronunciarci – ha concluso O’Connor –. Terremo conto anche di questo aspetto in vista delle previsioni invernali”.

Ieri il commissario aveva chiarito che l’Italia potrà attivare la clausola per gli investimenti produttivi (che permette di non calcolare nel deficit gli investimenti in opere cofinanziate dall’Unione europea) se la spending review o altre misure (come le privatizzazioni) daranno risultati sul versante del debito pubblico. La settimana scorsa la Commissione Ue ha invece negato questa possibilità al nostro Paese, giudicando insufficiente l’azione portata avanti fin qui per ridurre il debito. 

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