L’Italia chiama e l’Europa risponde. L’allontanamento dell’incubo sovranista e antieuropeo dall’Italia e l’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la revisione del Patto di stabilità trovano orecchie sensibili in Europa. Le prove generali di dialogo, anche sullo spinoso terreno dei conti pubblici, si sono fatte al tradizionale Forum Ambrosetti di Cernobbio, dove era presente Il Presidente portoghese dell’Eurogruppo Mario Centeno, ex ministro delle Finanze del suo Paese.
In un’intervista rilasciata a margine del Forum, Centeno ha detto chiaro e tondo che la Ue è pronta a venire incontro all’Italia con una maggior forza: “Con un governo dalla visione pro europea le discussioni sui conti italiani saranno più facili”, ha detto Centeno a Repubblica. La “colomba di Lisbona” è insomma sollevata dall’arrivo di un esecutivo favorevole all’Europa e promette dialogo e flessibilità, seppur “all’interno delle norme esistenti e nel rispetto degli impegni presi dall’Italia”. Ma fino a quando gli europei non si saranno confrontati con il neo ministro Roberto Gualtieri (“un amico”, commenta Centeno) e non avranno letto la manovra, è impossibile pensare a soluzioni creative.
E anche la flessibilità extra che renda più facile al Tesoro sopportare la manovra monstre ereditata dai gialloverdi (si parte dai 23 miliardi per disinnescare l’aumento dell’Iva), dovrà essere rigorosamente valutata. “Ho lavorato bene con Giovanni Tria ma è stato un periodo estremamente difficile”, ha ammesso l’economista portoghese. “L’assetto istituzionale dell’Unione a volte genera attriti ma sappiamo anche che abbiamo abbastanza flessibilità e spazio di manovra nelle regole attuali. Le norme della zona euro permettono già di attuare le politiche necessarie per rilanciare la crescita”.
Ma avverte: “La flessibilità non viene concessa in base all’orientamento verso la Ue di un governo ma è all’interno delle nostre regole e aiuta a raggiungere una valutazione positiva di determinate politiche da parte della Commissione e dei partner dell’Eurogruppo. L’importante è lavorare all’interno delle norme senza sfidarle”.