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Bruxelles: preso “pesce grosso”, altri 6 arresti

Nuovi arresti in seguito agli attentati di Bruxelles di lunedì scorso. Il blitz stavolta è stato doppio: la polizia belga è tornata nel quartiere di Schaerbeek, a Bruxelles, mentre in contemporanea le forza dell’ordine francesi hanno compiuto un’operazione nelle banlieue parigine. In totale gli arresti sono sei: si tratta di sospetti terroristi, che secondo gli investigatori erano pronti a colpire.

SCHAERBEEK – Giovedì sera è scattata una massiccia operazione delle forze dell’ordine, che hanno arrestato sei persone e assediato alcuni appartamenti, che potrebbero essere altrettanti covi di terroristi. “Sentiamo delle esplosioni”, hanno raccontato testimoni su Twitter. Tre persone sono state arrestate “davanti alla nostra porta, davanti alla procura federale”, in pieno centro di Bruxelles, ha precisato un portavoce della procura, Eric Van Der Sypt, citato dal quotidiano Le Soir. Altre due persone sono state fermate a Jette, un’ultima a Bruxelles.

In base a quanto riferito dai media belgi, gli inquirenti sarebbero riusciti a fermare un “pesce grosso”, individuato dalla polizia nel quariere di Schaerbeek. L’uomo non sarebbe Mohamed Abrini, colui che dopo l’arresto di Salah Abdeslam è ufficialmente diventato il ricercato numero uno in Europa, con un ruolo sia negli attentati di Parigi che in quelli di Bruxelles.

Il sospettato, di cui al momento non è stata resa nota l’identità, è stato ferito alle gambe dagli agenti e arrestato dai poliziotti mentre gli artificieri provvedevano a mettere in sicurezza lo zainetto che portava con sé. Un testimone oculare, intervistato da numerose reti televisive, ha riferito che ad essere colpito è stato «un uomo sulla quarantina, che era qui con la figlia, alla pensilina dell’autobus». Poco tempo prima, il premier belga Charles Michel, dopo l’incontro con il segretario di Stato americano John Kerry, ha annunciato che il Belgio metterà a disposizione alcuni F16 della propria aeronautica militare per operazioni anti-Isis in Siria.

PARIGI – Un’operazione, quella di Bruxelles, avviata quasi contemporaneamente nelle banlieu parigine, dove un uomo di nazionalità francese è stato arrestato dalla polizia durante un’operazione anti-terrorismo in corso ad Argenteuil, alla periferia di Parigi. Lo ha annunciato il ministro degli Interni, Bernard Cazenueve, spiegando che l’uomo, un francese, “stava preparando un attentato”. L’arresto è stato reso possibile dopo una lunga indagine iniziata alcune settimane fa, ha precisato il ministro in una conferenza stampa. Ora esperti in materia di esplosivi stanno perquisendo l’edificio della zona per consentire agli agenti di accedere in modo sicuro nell’appartamento.

SALAH – Intanto emergono nuovi dettagli sulla posizione di Salah Abdelsam, responsabile degli attentati di Parigi e catturato lo scorso 18 marzo nel quartiere Molenbeek. Secondo i media belgi, Salah stava organizzando insieme ad altri due complici – Mohamed Belkaid e Amine Choukri – un attacco a colpi di kalashnikov per le strade di Bruxelles, mentre il gruppo di terroristi partito dal covo di Schaerbeek avrebbe dovuto farsi saltare in aria mettendo così in atto un piano analogo a quello di Parigi. Sui fatti di Parigi emerge intanto un’altra verità: la cintura esplosiva che avrebbe dovuto indossare Salah, non conteneva in realtà liquido esplosivo.

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