Brunello Cucinelli chiude il primo trimestre con conti in netto rialzo. Il marchio umbro di abbigliamento e accessori di lusso, quotato sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana Euronext ha visto ricavi netti pari a 196,9 milioni di euro, in crescita del +19,6% a cambi correnti (+16,7% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre 2021.
“L’andamento del business in questa prima parte dell’anno ci permette di confermare pienamente le aspettative di una bella ed equilibrata crescita intorno al +12% per il 2022 e del +10% per il 2023” dice una nota.
La crescita si è vista in tutte le aree geografiche, dice una nota della società: Americhe +37,7%, Europa +14,5%, Asia +14,5%, Italia +2,8% con vendite nel canale retail cresciute del +36,4%.
Peso mercato russo 2022 scende al 4% del fatturato
“La nostra stima per il 2022 – precisa il comunicato diffuso dal marchio del lusso – tiene chiaramente in considerazione l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Abbiamo ipotizzato per il 2022 un peso del mercato russo intorno al 4% del fatturato complessivo, in significativa riduzione rispetto al risultato del 2021 e del 2020, anni da noi considerati straordinari per effetto della pandemia. Abbiamo immaginato che il peso di questo mercato possa ritornare nel 2022 su valori di incidenza percentuale molto simili a quelli storicamente riportati prima della pandemia.
“Il risultato del primo trimestre di quest’anno, tenendo in considerazione la stagionalità delle consegne e
gli effetti delle sanzioni, risulta coerente con la previsione di fine anno. L’attuale conflitto non determina
alcun impatto sulle nostre catene di approvvigionamento e produzione interamente italiane”, assicura la nota.
Brunello Cucinelli: lusso resta mercato di riferimento
“Continuiamo a credere che il positivo risultato di questo trimestre sia ancora sostenuto da alcuni elementi strutturali della nostra proposta”, commenta Brunello Cucinelli, che identifica come primo di questi elementi il posizionamento nel lusso assoluto, considerato “il nostro unico mercato di riferimento”, il quale “è risultato storicamente molto poco volatile e costantemente sostenuto da una domanda esigente, alla ricerca di un prodotto contemporaneo e della più alta qualità”.
Il titolo a fine mattinata guadagna l’1,04% a 53,4 euro.
Focus sul territorio italiano: i progetti avviati
A inizio anno la società ha concluso l’acquisto di un’ area di 8 ettari alle porte di Solomeo in Umbria, dove sorgeva un compendio industriale costruito intorno agli anni ’70 e operativo fino a una trentina di anni fa.
“Sita nelle immediate vicinanze del nostro borgo e della nostra azienda, questa area verrà completamente riqualificata e già sono stati avviati i lavori di bonifica, cui seguirà il piano di riconversione edilizia che ci permetterà di costruire progressivamente fino a circa 40 mila mq” dice la nota. “Attraverso questo progetto, sarà possibile rendere disponibili ampi spazi per la nostra Casa di Moda, in una posizione strategicamente vicina alla fabbrica di Solomeo, accompagnando la crescita dell’azienda negli anni a venire, consentendoci di ampliarci, in base alle necessità, “per i prossimi 50 anni”.
“Crediamo che questo progetto si proponga, in linea con la filosofia dell’azienda e la nostra idea di Capitalismo Umanistico e Umana Sostenibilità, la valorizzazione del territorio in cui viviamo e lavoriamo, ricercando un’importante opera di riqualificazione di quella che noi definiamo “periferia amabile”. Ugualmente importante per il nostro sviluppo futuro riteniamo sia stata, lo scorso 14 marzo, l’acquisizione del 43% del prestigioso Lanificio Cariaggi Cashmere, storico fornitore di cashmere di altissima qualità con sede nel medievale Borgo di Cagli.