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Brinda Campari e corrono le costruzioni per l’effetto Cipe

Piazza Affari in terreno positivo dopo un avvio in rosso. L’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,2%, in linea con Parigi, poco sotto Francoforte +0,3%. L’allarme sul mercato immobiliare deprime Londra -0,5%: a luglio l’indice sulla compravendita delle case nel Regno Uniti ha registrato la flessione più forte dal 2008.

Non lasciano tranquilli i dati macro dell’economia italiana  che confermano l’allarme deflazione: i prezzi al consumo sono scesi in luglio dello 0,2%, in peggioramento dal -0,1% di giugno. Domani l’Istat pubblica il dato sul Pil del secondo trimestre (previsto +0,8%).

Non si ferma intanto la discesa dei rendimenti dei titoli di Stato: il Btp decennale si conferma al minimo storico di 1,06%, lo spread con il Bund tedesco scende a 116 punti base, sui livelli di aprile.

Il titolo migliore a Milano è Campari +2%, promossa da Berenberg a Buy da Hold. L’analista che firma la nota, Javier Gonzalez, ha posto il target price a 11,60 euro, con questa previsione, è diventato l’analista ad avere il target price più alto, tra i 22 che seguono la società delle bevande alcoliche con sede a Sesto San Giovanni.

In netta crescita anche tutto il settore delle costruzioni (Salini in testa) per effetto delle decisioni di ieri del Cipe che ha stanziato cospicue risorse pubbliche nelle infrastrutture e nei trasporti. 

Tra gli industriali: Fiat Chrysler +0,2%, StM +0,8%, Leonardo +0,5%. Ritraccia CNH Industrial -1,5%. A frenare gli indici il greggio tipo Brent perde l’1% a 43,6 dollari, ieri ha chiuso in ribasso del 2%. Eni perde l’1,1%, Saipem -0,7%. Enel sale dello 0,9%, Snam +1%.

Spicca il rialzo di Telecom Italia +1,3%, che beneficia della decisione di Morgan Stanley di alzare il target price a 1,05 euro da 1,0 euro. Generali +0,5%. Banche in ordine sparso: Unicredit +0,6%, Intesa +0,7%, MontePaschi +0,1%. Scendono Mediobanca -1,1%, Banco Popolare -2%.

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