Un risultato così lo sci italiano non lo vedeva dai tempi di Alberto Tomba: Federica Brignone ha vinto la Coppa del Mondo di sci alpino, prima azzurra a raggiungere un traguardo che fino a qualche mese fa sembrava un sogno impossibile. Quella di Brignone è un’impresa che non era riuscita nemmeno alla leggenda di Deborah Compagnoni e che si accompagna a un’altra serie impressionante di record difficili da battere: il maggior numero di punti mai realizzati in Coppa del Mondo da uno sciatore italiano, il record di podi in una singola stagione e due “coppette” di specialità (combinata e gigante) che si aggiungono a un palmares che già vantava un argento mondiale e un bronzo olimpico.
A 29 anni, Federica Brignone è nel pieno della sua maturità sportiva ed entra di diritto nella ristrettissima cerchia degli sciatori italiani più forti di tutti i tempi. Il segreto del suo successo? La costanza, il talento e un gruppo di lavoro composto da persone di fiducia che la accompagnano dentro e fuori le piste da sci. Accanto a Federica ci sono infatti l’inseparabile fratello Davide, mamma Ninna Quario (ex sciatrice con 4 vittorie in Coppa del Mondo negli anni Ottanta), la manager Giulia Mancini e il suo storico sponsor personale, Banca Generali, che da oltre 10 anni la segue sulle piste di tutto il mondo.
“Ciò che ha raggiunto Federica quest’anno è un risultato che resterà nella storia non solo dello sci, ma di tutto lo sport azzurro – commenta Michele Seghizzi, direttore marketing e relazioni esterne di Banca Generali – Conosciamo Federica da quando si affacciava alle prime gare di coppa del Mondo e siamo davvero felici che quest’anno abbia raggiunto questi traguardi straordinari esprimendo al meglio il suo fantastico talento. Per noi che la accompagniamo da 10 anni nelle gare del circuito questa vittoria ci riempie di gioia perché per noi Fede è sempre stata molto più di una testimonial, ma ormai un’amica della banca e parte stessa di noi”.
Già perché Federica è una campionessa anche fuori dalle piste. Insieme alla sua manager e al fotografo Giuseppe La Spada, Federica ha dato vita a Traiettorie Liquide: un progetto fotografico per denunciare il grave stato di inquinamento da plastica dei nostri mari e dei corsi d’acqua. Un progetto a cui la campionessa dedica il suo tempo libero, cercando di far pervenire il suo messaggio anche a quei giovanissimi che la vedono come un mito e che lei invece coinvolge in lunghe giornate di pulizia delle spiagge.
“Fede è molto sensibile e ha molto a cuore questa battaglia a favore dell’ambiente che affronta senza retorica ma con impegno ed entusiasmo concreti, sia quando si impegna in prima persona nella pulizia delle spiagge, sia nell’iniziativa della mostra fotografica che abbiamo affiancato in tante nostre filiali in giro per l’Italia, o nei progetti di sensibilizzazione dei bimbi al tema come nell’incontro che abbiamo tenuto dopo la splendida vittoria a Sestriere a gennaio” continua Seghizzi..
Il percorso di Brignone, però, non è stato tutto in discesa. Sì perché la figlia d’arte ha rischiato anche di smettere. Successe nel 2012 quando, dopo aver conquistato un argento mondiale a soli 21 anni, decise di operarsi per rimuovere una fastidiosa ciste al malleolo che non la faceva sciare a dovere. La ripresa fu lunga e la portò a saltare tutta la stagione ma, al rientro, la cautela si rivelò azzeccata. Solden 2015 rappresentò la tappa della consacrazione: la prima vittoria in Coppa del Mondo fu presto seguita da un quinquennio di successi impressionanti, fino alla magica stagione 2019-20.