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Bridge, “Gioca coi campioni”: smazzata numero 39. Edizione 2024 del Città di Milano

Una collaborazione tra Firstonline e la Fdereazione Gioco Bridge

Sant’Ambrogio vuol dire Milano e anche il bridge meneghino fin dagli anni ’70 ha calendarizzato il suo più grande evento, uno dei tornei più prestigiosi d’Europa, proprio nelle date dedicate alla memoria del grande vescovo. Il Campari, così si è chiamato per svariati lustri il Città di Milano, insieme al Cino del Duca, un evento mondiale torneo a coppie che si giocava al Castello Sforzesco, facevano di Milano una capitale mondiale del nostro gioco.

Oggi che le dimensioni del fenomeno bridge sono ridotte ad un’icona, é necessario spendere altrettante energie per tenere in vita i grandi eventi. L’Hotel Quark va detto che ha perfettamente ospitato questa edizione 2024 caratterizzata da un upgrading organizzativo molto apprezzato. Si giocavano le stesse mani su tutti i tavoli rendendo possibile il confronto immediato dei risultati e la verifica dei diagrammi delle smazzate. Si è gareggiato in un ambiante spazioso e confortevole e in un clima assolutamente disteso. Cinquantaquattro squadre provenienti de nove paesi diversi si sono date battaglia per tre giorni ricordando la coppia di campioni milanesi che ha dato più lustro e titoli europei e mondiali al nostro paese, Arturo Franco e Dano De Falco, entrambi recentemente scomparsi.

Ma cinquantaquattro squadre pur se selezionate e qualificate sono certamente poche. Se ben ricordo però un numero dello stesso ordine di grandezza fu quello delle squadre che presero parte alla prima edizione, quella del ’73. Il nostro gioco ha bisogno di una “ripartenza da tre” e va ricordato che gli sforzi profusi nei primi Campari giocati in sedi prestigiose e con un numero limitato di squadre – ricordo quando eravamo all’Hotel Michelangelo – portarono frutti tardivi ma ricchi e copiosi fino ad arrivare a centottanta squadre iscritte verso la fine degli anni ottanta.

Certo, altri tempi, con la benzina a 100 lire, i ricchi premi, un ambiente di giovani e le location di prestigio. Ma soprattutto diverso era il bridge, un gioco in crescita non ancora sovrastrutturato da complicati convenzioni e regolamenti, che lasciava spazio all’inserimento dei nuovi appassionati. I sistemi di allora, pur mutevoli e fantasiosi, stavano in pochi fogli dattiloscritti.

Ho incontrato e apprezzato quest’anno la presenza di diversi ragazzi giovani, molti anche stranieri, tutti educati e competenti. E a vincere è stata una formazione lombardo veneta di quarantenni, il Fancy Team, cresciuti bridgisticamente nelle rappresentative juniores di una ventina di anni fa. Sono Marco Bavaresco, farmacista a Padova, Francesco Ferrari, commercialista alla Digital Marketing di Milano, Alberto Gerli ingegnere e imprenditore padovano e Simone Omero medico urologo di Caserta. Hanno totalizzato 211,37 punti su 320 disponibili per una media del 66%. Una squadra giovane, per come si intende oggi il bridge, ma soprattutto un team di appassionati e non di soli professionisti del gioco, il cui successo penso che possa fare molto bene al nostro movimento.

Ma veniamo alla cronaca. Siamo alla 39ma puntata della rubrica “Gioca con i campioni” per tutti gli appassionati di Bridge, frutto della collaborazione tra FIRSTonline e la Federazione Italiana Gioco Bridge. Ogni sabato sarà l’occasione per misurarsi con il Bridge di altissimo livello con la pubblicazione di una smazzata particolarmente interessante, che sarà giocata a livello internazionale o altamente spettacolare. Il bridge agonistico è un divertimento alla portata di tutti. Si possono vedere le smazzate precedenti cliccando sul banner in prima pagina, oppure qui.

Il torneo si componeva di quattro sessioni. Le prime tre portavano alla composizione dei gironi finali ciascuno dei quali avrebbe determinato separatamente con gli incontri dell’ultimo giorno una parte della classifica finale. La situazione del girone A al termine della terza sessione era la seguente:

Goraco, il fortissimo team polacco anche se privo di qualche elemento di spicco, da campione uscente guidava il gruppo composto da Fancy Team, dai lombardi di Recalcati – forti di Montrasio,Baruchello, Chizzoli, Cordaro, Cervi e Carletti, – dalla squadra Vinci che schierava Nunes-Lauria con Vinci, Hamaoui e Hugony, dai francesi di Blueberry e dal team Bellagatta forte di Rossano-Vecchi affiancati da Mele-Vivaldi. Solo queste prime sei squadre avrebbero disputato la finale A insieme alle prime due classificate del girone B dove appunto avevano avuto la meglio per i due posti in palio le favorite De Michelis e Breno rispettivamente con De Michelis-Failla e D’Avossa-Mallardi e con Attanasio-Zaleski e Franchi-Lanzarotti

Smazzata numero 39, la pool finale

La mattina del sabato di Sant’Ambrogio i giochi si aprono già con una mano da swing. Queste le carte:

Dopo il passo di Nord nella maggior parte dei tavoli arriva l’apertura 2♣ forte di Est. E’ capitato qualche avventuroso intervento in bicolore nobile soprattutto sull’apertura di 1♣ forte. Anche in quel caso tuttavia Ovest ha avuto la possibilità di dichiarare il suo colore e sull’eventuale 4♠ di Nord Est ha avuto buon gioco a concludere a slam o ad indagare ulteriormente con 5NT gli onori in atout. Questo piccolo slam a quadri tuttavia nella realtà è stato chiamato da tre sole coppie su otto nel girone A e precisamente da D’Avossa-Mallardi, Rossano-Vecchi e Hugony-Vinci. Questi alla fine i risultati del primo turno:

Per il secondo turno Goraco deve vedersela con Breno mentre l’inseguitrice Fancy Team incontra i francesi di Blueberry. Questa una smazzata che ha prodotto diversi swing nel secondo turno:

In questa mano si realizza l’epico aforisma sulla fortuna che aiuta gli audaci. Ferrari Bavaresco giocano e mantengono questo avventuroso 3NT mentre i francesi nell’altra sala finiscono seriamente penalizzati in un improbabile 4 ♠ giocato nella 4-2 . I polacchi di Goraco dichiarano anche loro la manche a senza atout mentre Franchi e Lanzarotti per colmo cadono di una presa nel “conservativo” contratto di 4 ♦. Questi i risultati e la classifica prima dell’ultimo incontro

I ragazzi maturi del Fancy Team vanno a questo punto verso l’ultimo match con un buon vantaggio sui polacchi che gli consentirebbe di vincere il torneo anche perdendo l’incontro per 12 a 8. Questa la mano, numero 4 tutti in zona, che ha fatto la differenza in tutti gli incontri dell’ultimo turno determinando di fatto i risultati finali

Dopo il passo di Ovest e la probabile apertura un cuori di Nord, Est deve scegliere se effettuare un barrage o meno. I più hanno optato per l’intervento in barrage a 3♠ altri per un più prudente salto debole a 2♠ . La dichiarazione comunque non dovrebbe aver storia fino a 4♠ quando il primo problema che si presenta a Nord è se rafforzare di contro o salire nella dichiarazione, ad esempio con un 5♣ descrittivo. Molto dipende dal significato che si attribuisce al contro in questa situazione. Se il contro è puramente rafforzativo la dichiarazione potrebbe anche finire a 4♠ contrate. Altrimenti se il contro è apertamente un takeout il compagno sarà tenuto a obbedire. Successivamente il problema ritorna alla linea E-O che pur non avendo una chiara valutazione di possedere undici prese da sbattere sul tavolo, a meno che il doppio fit a fiori non sia stato chiarito dagli avversari, può scegliere di assicurarsi contro l’eventuale manche mantenuta da N-S. Rimane che “cinque è il livello degli avversari”, come diceva uno dei padri del bridge moderno, in quanto soprattutto cinque nel nobile è il livello scomodo, che può facilmente essere troppo o troppo poco, a meno di non realizzare esattamente le undici prese dichiarate. Questi i risultati del board nei primi tre tavoli

Per conseguenza diretta arriva la classifica finale:

Vince l’edizione 2024 del Città di Milano il Fancy Team. Seconda è Recalcati e terza Goraco mentre il girone B va ai romeni di Cernato.

Voglio terminare con una mano divertente di controgioco che ho vissuto personalmente. Il bridge passa per essere un gioco complesso da studiare quasi come se fosse una materia scientifica. Tuttavia il fatto che le carte siano nascoste lascia notevoli spazi a giocate di psicologia e di fantasia. Gabriele Zanasi in Est in questa mano riuscì a fuorviare l’avversario fino a farlo cadere nel supercorazzato contratto di 3NT giocato con l’attacco di 3♥ .

La soluzione della smazzata di sabato primo febbraio

Per organizzare un finale di compressione su Est che scartava dopo il morto era necessario ricorrere ad una compressione di taglio. Est aveva scartato le due piccole quadri e si era così marcato con la sesta. Bisognava nel finale rimanere al morto dove necessitavano tre ingressi per affrancare il J♠. Sbloccato l’A♠ Sud incassò tre giri di fiori sull’ultimo dei quali a cinque carte dalla fine Est si trovò senza difesa. Se avesse scartato una picche Wholin avrebbe proseguito con picche taglio, quadri all’A♦ del morto e ancora picche taglio affrancando il J♠ che sarebbe rimasto al morto con l’ultima atout di ingresso. Se invece Est avesse scartato quadri Sud avrebbe prima incassato l’A♦ seguito da una picche tagliata e poi quadri taglio affrancando la mano.

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