Si sono da pochi giorni conclusi gli World Bridge Games di Buenos Aires con un nuovo motivo di orgoglio per il bridge italiano che ha portato la sua massima rappresentativa nazionale ancora una volta ai vertici del bridge mondiale. I nostri azzurri, Di Franco, Donati, Manno, Percario, Sementa e Versace unitamente al loro capitano Pierfrancesco Parolaro sono saliti sul secondo gradino del podio conquistando un argento di valore assoluto. A superarli, ma solo in un emozionante finale di gara è stata la formazione polacca. Obbligo è allora illustrare una smazzata tratta da queste cronache.
Siamo alla 27ma puntata della rubrica “Gioca con i campioni” per tutti gli appassionati di Bridge, frutto della collaborazione tra FIRSTonline e la Federazione Italiana Gioco Bridge. Ogni sabato sarà l’occasione per misurarsi con il Bridge di altissimo livello con la pubblicazione di una smazzata particolarmente interessante, che sarà giocata a livello internazionale o altamente spettacolare. Il bridge agonistico è un divertimento alla portata di tutti. Si possono vedere le smazzate precedenti cliccando sul banner in prima pagina, oppure qui.
La smazzata numero 27: Giovanni Donati nella semifinale contro l’Argentina
Ho scelto fra le tante una mano magistralmente giocata dal più giovane della squadra, Giovanni Donati, nella semifinale contro l’Argentina e premiata dagli elogi in diretta di Berry Rigal, di sicuro uno fra i più stimati commentatori di bridge di sempre. Dopo l’apertura di un picche di Sud e la risposta convenzionale 2NT di Nord – che mostra l’appoggio nel colore e almeno un tentativo di manche – Est intervenne di contro e dopo il tre quadri di Ovest la dichiarazione si concluse a quattro picche. L’attacco di Q♦ fu vinto in mano da Giovanni con l’A♦. Sembrava veramente difficile far sparire le perdenti di cuori, eppure Donati trovò il modo per riuscirvi, lasciando gli avversari senza difesa. Sapreste fare altrettanto al suo posto? La soluzione sabato prossimo.
La soluzione della smazzata numero 26 di sabato 2 novembre
Leonardo incassò l’A♠ sul quale arrivarono il 4♠ e l’8♠ e proseguì col K♠ e con un terzo giro di atout, mentre Est scartava quadri, in modo che la difesa non potesse scegliere da che parte rimanere in presa. Ovest in mano col J♠ non trovò il ritorno fiori che avrebbe indebolito le comunicazioni del giocante, ma proseguì col J♥ che arrivò fino al K♥ di Sud. Le dodici prese a questo punto erano quasi assicurate. Anche in mancanza delle cuori tre e tre, se le tenute nei due colori rossi fossero state separate avrebbe funzionato lo schema della compressione doppia. Se invece fosse stato un solo avversario a tenere le fiori sarebbe stato sufficiente che questi avesse la tenuta in uno dei due colori rossi. Infine il giocante avrebbe potuto vincere, ma solo leggendo la situazione, se la Q♦, insieme alla quarta di cuori, si fossero trovate in Ovest. Leonardo incassò tutte le atout scartando due fiori dal morto mentre Est si sbarazzava dell’ultima quadri e di una fiori. Poi, in successione, tirò altri due giri di cuori e infine il K♦. Su quest’ultima carta Est si trovò irrimediabilmente compresso fra cuori e fiori.