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Bridge: “Gioca coi campioni”. Smazzata numero 23: un controgioco nascosto

Bridge d'Italia

Una caratteristica del bridge è quella di offrirci occasioni di giocate notevoli e spettacolari talvolta proprio all’improvviso quando le carte sembrano riservarci una smazzata banale senza ruoli da protagonista.

Siamo alla 23ma puntata della rubrica “Gioca con i campioni” per tutti gli appassionati di Bridge, frutto della collaborazione tra FIRSTonline e la Federazione Italiana Gioco Bridge. Ogni sabato sarà l’occasione per misurarsi con il Bridge di altissimo livello con la pubblicazione di una smazzata particolarmente interessante, che sarà giocata a livello internazionale o altamente spettacolare. Il bridge agonistico è un divertimento alla portata di tutti. Si possono vedere le smazzate precedenti cliccando sul banner in prima pagina, oppure qui.

Oggi vi propongo un tema di controgioco un po’ nascosto pur essendo assolutamente tecnico che richiede immaginazione e fantasia oltre che capacità di di analisi. La mano è attribuita al francese Le Dentu, un campione di alcuni lustri fa. Le Dentu, che faceva coppia con Svarc, sedeva in Ovest a difendere contro la manche a picche dopo che Sud aveva aperto di uno nel colore e poi dichiarato le fiori a livello tre sulla risposta due cuori del compagno, mostrando così una mano massima. Sull’ attacco di 9♦ il morto seguì col 2♦ e Svarc inserì il J♦ che fece la presa. Seguono l’A♦ e il K♦ del francese in Est. Il dichiarante seguitava a rispondere nel seme e Le Dentu si trovò a scartare sul K♦ di Svarc. E’ questa una di quelle mani che solitamente passano inosservate ai più. L’A♥ sembra garantire la presa del down e parrebbe quasi naturale scartare una dispari alta, per esempio il 9♥ , per chiamare nel colore rassicurando il compagno. Voi che carta avreste scartato al posto di Ovest ? La soluzione sabato prossimo

La soluzione della smazzata numero 22 dello scorso 5 ottobre

Il piano di gioco era cambiato. Bisognava sospendere l’affrancamento delle picche e battere di corsa le atout dal momento che Ovest a picche aveva mostrato di avere il singolo. La cattiva divisione del colore non avrebbe però costituito un problema. Ora che il J♠ era diventato vincente, contando dodici prese battenti sarebbe stato sufficiente fare il sorpasso al 10♠ in Est per arrivare a tredici. Qualcosa però non tornava. Non c’era l’attesa aria di sconfitta o di sofferenza al tavolo di chi sta subendo un grande slam. Mario proseguì tagliando una quadri in mano col K♥ e dopo aver incassato l’A♥ e il 10♥ tagliò un’altra quadri in mano, su cui tutti risposero, prima di eliminare l’ultima atout sulla quale Ovest scartò il 2♣ . Provate a ricostruire la mano di Est. Tre cuori e tre quadri e, contando cinque picche, restano al massimo due fiori. Quando Franco incassò A♣ , K♣ , Q♣ e vide Est rispondere per tre volte non ebbe più difficoltà a capire chi gli aveva fatto quel bel tiro mancino e proseguì giocando le picche in testa.

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