Theresa May è sempre più isolata. Dopo il rinvio, lunedì 10 dicembre, del voto di ratifica Westminster sull’accordo per la Brexit, la premier britannica sta provando in extremis a rinegoziare l’intesa con l’Unione europea: oggi gli incontri con la Cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino e poi a cena con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, i quali però hanno ribadito che sia da Berlino che da Bruxelles non arriverà nessun salvagente. Angela Merkel ha già lasciato intendere chiaramente di non essere disposta ad aiutare Londra, mentre Juncker ha precisato che “l’accordo che abbiamo raggiunto è il migliore e l’unico possibile, non c’è margine di manovra per nuovo negoziato”. Una doccia gelata per la premier britannica che proprio ieri ha rinviato il voto di ratifica all’intesa in Parlamento, ammettendo che il testo sarebbe stato respinto. La May aveva detto ai Comuni di voler andare a Bruxelles prima del Consiglio, in programma per giovedì, per ridiscutere e avere “rassicurazioni” su alcuni punti dell’intesa. Ma pare che questa “tournée” di consultazioni non sia destinata a produrre i frutti sperati.
Anzi, Juncker ha anche aggiunto un pizzico di ironia parlando al Consiglio europeo: “Stasera avremo un ospite a sorpresa: la Brexit. Sono sorpreso perché ci eravamo messi d’accordo con il governo britannico e a quanto pare ci sono problemi quando ci si avvicina alla meta”. Il numero uno della Commissione Ue assicura da un lato che c’è un “margine per ulteriori chiarimenti e interpretazioni”. Ma, allo stesso tempo, ribadisce che l’Unione Europea non rinegozierà l’accordo di ritiro concluso con il Regno Unito al termine di due anni di difficili trattativa. La stessa linea è stata peraltro espressa dal ministro austriaco per l’Europa Gernot Bluemel (presidente di turno Ue), a margine del consiglio Affari generali. “Ho deciso di convocare un Consiglio europeo sulla Brexit giovedì. Non rinegozieremo l’accordo, ed in particolare il backstop, ma siamo pronti a discutere su come facilitare la ratifica del Regno Unito. Il tempo sta finendo, discuteremo anche della nostra preparazione per uno scenario di mancata intesa”, ha aggiunto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk.