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Brexit, Merkel a Johnson: così l’accordo è impossibile

Imagoeconomica

Il gelo tedesco si abbatte su Downing Street. Alle 8 di martedì mattina – ora di Londra – la cancelliera tedesca Angela Merkel ha telefonato al primo ministro britannico, Boris Johnson. E gli ha comunicato un messaggio lapidario: un nuovo accordo sulla Brexit basato sull’ultima proposta presentata dal governo inglese “è praticamente impossibile”. Altrettanto secca la risposta di Johnson: “Siamo vicini alla rottura”. La notizia è stata diffusa dalla Bbc, che cita fonti vicine al capo dell’Esecutivo UK.

In particolare, Merkel ha sottolineato che per arrivare a un’intesa che eviti la hard Brexit è indispensabile convenire su un punto: la permanenza dell’Irlanda del Nord nell’unione doganale europea. Proprio il capitolo più inviso a Johnson – e al Parlamento britannico – dell’accordo sottoscritto dall’ex premier Theresa May con Bruxelles e più volte respinto dalla Camera dei Comuni.  

Secondo la fonte della Bbc, quello di stamattina è stato “un momento chiarificatore” e ora “i negoziati a Bruxelles sono vicini a interrompersi, nonostante i passi in avanti fatti dal governo britannico”. Il problema è che l’Ue non ritiene che i passi compiuti da Johnson siano stati in avanti.

“Vorremmo un accordo con il Regno Unito, ma il tempo si sta esaurendo e ancora non ci siamo”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

Il lettone ha poi lanciato un segnale rassicurante alle economie europee più esposte in caso di hard Brexit: “La Commissione – ha detto – è pronta a sostenere dal punto di vista finanziario i Paesi che, in caso di mancato accordo per la Brexit, dovessero subire una crisi”.

Ma non è finita. Nelle ultime ore la tensione fra Londra e Bruxelles ha continuato a salire: “Non possiamo accettare in nessuna maniera che si possa affermare che la Ue vuole sabotare l’accordo del Venerdì Santo”, ha detto la portavoce della Commissione Europea, Mina Andreeva, aggiungendo che “lo scopo del nostro lavoro è di proteggerlo in tutte le sue dimensioni”.

Da Bruxelles fanno poi notare come non sia affatto vero che le trattative si siano interrotte, come invece sostiene Downing Street, che incolpa l’Ue per la sua intransigenza. “I negoziati tecnici stanno continuando anche oggi – ha detto la portavoce – per cui non vedo come si possa dire che sono stati interrotti quando stanno avendo luogo oggi stesso”. Le speranze di arrivare a un accordo, però, sono ormai vicine allo zero.

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