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Brexit, May: “Usciremo dalla Ue, la Gran Bretagna sarà globale”

La numero uno del governo inglese conferma la Hard Brexit. Vuole “un accordo ambizioso di libero scambio con l’Ue” e minaccia di trasformare la Gran Bretagna in un paradiso fiscale se Bruxelles sceglierà la strada dell’accordo punitivo – “Vogliamo il controllo dell’immigrazione ma i cittadini europei saranno ancora i benvenuti” – “Continueremo a collaborare su sicurezza e terrorismo”.

Brexit, May: “Usciremo dalla Ue, la Gran Bretagna sarà globale”

Non vogliamo più essere membri del mercato unico europeo, ma cercheremo un accordo ambizioso di libero scambio con la Ue”. Lo ha detto la premier britannica Theresa May nell’atteso discorso di oggi sull’avvio delle trattative per la Brexit, confermando quello che la stampa inglese definisce un approccio “hard”, volto a una frattura netta con Bruxelles. La Gran Bretagna, probabilmente, continuerà a pagare soltanto somme ridotte all’Ue per mantenere l’adesione ad alcuni programmi.

“Ma in questo momento stiamo abbandonando l’Europa – ha chiarito May – Non vogliamo una soluzione che lasci la Gran Bretagna metà fuori e metà dentro. Pianifichiamo un vertice biennale del Commonwealth: costruiremo una Gran Bretagna veramente mondiale”. L’accordo finale con la Ue, ha continuato May, sarà sottoposto al voto di entrambe le Camere del Parlamento britannico (e su queste parole la sterlina ha fatto registrate una fiammata a 1,23 sul dollaro), ma la Premier si è detta certa che le assemblee rispetteranno la volontà degli elettori.

Quanto all’immigrazione, May ha assicurato che “i cittadini europei saranno ancora benvenuti nel Regno Unito”, perché Londra “è consapevole della loro importanza” per la stessa economia britannica, ma allo stesso tempo vuole avere il “pieno controllo dell’immigrazione dall’Unione europea”. Il capo del Governo inglese vorrebbe siglare un accordo preliminare proprio per garantire quanto prima la situazione degli europei nel Regno Unito

May ha detto di essere fiduciosa sulla possibilità di raggiungere un accordo amichevole con l’Europa: “Non vogliamo minare la stabilità europea. Vogliamo che la Ue abbia successo e che i suoi membri prosperino e vogliamo lo stesso per la Gran Bretagna. Il commercio non è un gioco a somma zero: mercato libero vuol dire più lavoro e più crescita”.

Inoltre, “la cooperazione serve anche per la sicurezza – ha sottolineato ancora la numero uno di Downing Street – Regno Unito e Francia sono due potenze nucleari nel consiglio di sicurezza Onu. I servizi di intelligence britannici continueranno a cooperare con i nostri alleati per garantire la sicurezza dei cittadini europei. Intendiamo continuare a cooperare con l’Europa su affari internazionali, sicurezza e terrorismo”.

Se però Bruxelles puntasse a un accordo punitivo per scoraggiare altri Paesi dall’abbandonare Ue, “non sarebbe un atto amichevole – ha avvertito May – e non lo accetteremmo. D’altra parte credo che questo scenario non si verificherà e che riusciremo a trovare un accordo che tuteli milioni di posti di lavoro, nel migliore interesse della Gran Bretagna e dell’Europa”.

Anche perché “siamo un mercato fondamentale per l’export europeo” e danneggiando le relazioni con l’UK “l’Europa chiuderebbe il commercio con una delle più importanti economie al mondo”. A sua volta, la Gran Bretagna “potrebbe cambiare le regole del proprio modello economico – ha concluso May – e avere mano libera per attirare le grandi aziende”. In altri termini, si tratta della minaccia di trasformare la Gran Bretagna in un paradiso fiscale per sottrarre investimenti e capitali al mercato europeo.

Alla fine del discorso della May la sterlina era salita dell’1,74% sulla moneta americana (a 1,2251 dollari) e dello 0,7% su quella comunitaria (a 1,1445 euro).

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