Il brusco calo della sterlina dovuto ai timori su Brexit non inciderà solo sull’economia, sulla finanza, sulla politica e sul turismo del Regno Unito, ma anche sulle tradizioni alimentari dei cittadini britannici che rischiano di dover dire addio ad alcuni dei prodotti tradizionalmente più amati dai sudditi di Sua Maestà.
Tesco, la principale catena di supermercati della Gran Bretagna, ha annunciato oggi il blocco dei rifornimenti di alcuni dei cibi più diffusi oltre la Manica. Il motivo è presto detto: Unilever, azienda leader nel settore dell’importazione di prodotti alimentari ha deciso di alzare i prezzi a causa del crollo della valuta inglese. Il che significa che Tesco sarà costretta ad acquistarli ad un costo più alto, aumentando a sua volta i prezzi per i consumatori finali. A questo punto, a meno che la sterlina non torni ai livelli pre-Brexit. Tesco dovrà scegliere se imboccare la strada dei rincari oppure quella della rinuncia.
Tra i cibi che potrebbero scomparire dalle tavole britanniche figurano la crema spalmabile Marmite, molto diffusa nel Regno Unito, il tè Lipton, i brodi Knorr e i gelati Magnum, vale a dire tutti i prodotti controllati dalla Unilever.
Da sottolineare che, a subire il peso della Brexit sulle loro abitudini alimentari sono soprattutto i cittadini con un reddito più basso. Tesco è una catena che garantisce prodotti a buon mercato ad una larga parte della popolazione che preferisce fare una spesa più “economica” e che magari ha votato per l’uscita dall’Unione Europea perché alcuni zelanti politici avevano promesso benefici dal punto di vista economico, sociale e politico. A tre mesi di distanza, sembra si stia verificando l’esatto contrario.