Rassicurare i mercati, difendere l’euro, limitare il più possibile l’effetto contagio. Sono questi i primi obiettivi dell’Europa dopo il verdetto a sorpresa del referendum sulla Brexit, che ha sancito la volontà del Regno Unito di abbandonare l’Ue.
In mattinata è prevista una comunicazione della Bce, che dovrebbe varare un piano d’emergenza per tamponare l’emorragia finanziaria. Prima del voto, l’Eurotower aveva detto di essere preparata ad affrontare qualsiasi evenienza.
Intanto, per concordare le prime contromosse politiche, a Bruxelles si incontreranno il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, quello del Parlamento europeo Martin Schulz e quello del Consiglio europeo Donald Tusk. Sarà presente anche il premier olandese Mark Rutte, dal momento che Amsterdam detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue.
Schulz incontrerà anche la cancelliera tedesca Angela Merkel per discutere di come evitare una reazione a catena. “I negoziati per gestire l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea cominceranno presto – ha detto il Presidente del parlamento Ue – Il Regno Unito ha deciso di andare per la propria strada, penso che i dati economici questa mattina mostrino che sarà una strada molto difficile”.
Secondo Merkel, la Brexit “è una svolta radicale per il processo di unità europeo”, ma l’Ue “è abbastanza forte da poter gestire sfide come questa. Per questo offro il mio impegno assieme a quello di tutto il governo tedesco”.
Sempre oggi, a Lussemburgo, si terrà un Consiglio dei segretari di Stato per gli Affari europei che preparerà il vertice Ue del 28 e 29 giugno.
In Francia, il presidente François Hollande ha convocato un vertice all’Eliseo a cui sarà presente anche il premier Manuel Valls. “Il voto dei britannici mette a dura prova l’Europa – ha commentato Hollande –, è un test serio e adesso serve uno scatto in avanti dell’Ue. L’Europa deve concentrarsi sull’essenziale: sicurezza, investimenti, armonizzazione fiscale e sociale. L’Europa deve portare avanti i suoi progetti e non perdersi in procedure. Questa è la posizione che porterò al Consiglio europeo”.
Il premier belga, Charles Michel, ha detto che a luglio si dovrebbe svolgere un vertice tra i leader Ue, ma senza David Cameron, per “definire al più alto livello gli orientamenti politici sul futuro dell’Europa”, ovvero procedere sulla strada del completamento del mercato unico e dell’unione monetaria, ma anche approfondire la cooperazione in materia di sicurezza. Michel ritiene che si possa trasformare un “momento difficile in un’opportunità”, ma il voto per la Brexit è comunque uno “schiaffo all’Europa. La costruzione dell’Ue è stato il più bel sogno del Ventunesimo secolo, bisogna costruirne un altro”.
Dall’altra parte dell’oceano, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama “è stato informato” dell’esito del voto del referendum in Gran Bretagna. Lo rende noto la Casa Bianca aggiungendo che il presidente “continuerà ad essere aggiornato dal suo team; ci aspettiamo che avrà l’opportunità di parlare con Cameron nel corso della giornata”.