Non basta chiamarsi Laura Ashley ed essere una famosa casa di moda per mettersi al riparo dal contraccolpo di Brexit. Il crollo della sterlina che è derivato dalla decisione dei britannici di lasciare l’Unione europea ha letteralmente mandato in tilt sia le vendite che i profitti di Laura Ashley che nell’ultimo anno ha perso terreno sia nelle vendite dirette (-30%) che in quelle online (in calo del 22%).
L’utile netto di Laura Ashley, che è controllata dai malesi di Mui Group, è addirittura sceso del 72% raggiungendo prima delle tasse 6,3 milioni di sterline contro i 22,8 dell’anno precedente. La maledizione di Brexit non guarda in faccia a nessuno e per i sudditi di Sua Maestà siamo solo all’inizio.